La Uil Rua lancia la proposta per il ‘Perosi’: “Un sistema dell’Alta formazione e della Ricerca”

Molto partecipato il convegno promosso dalla Uil Rua e che si è svolto stamattina al Conservatorio ‘Perosi’ di Campobasso. All’incontro-dibattito, dal titolo ‘Le istituzioni AFAM in vista dell’imminente riforma: il caso del Conservatorio Perosi’, hanno relazionato il Segretario Generale UIL RUA Molise Andrea Cutillo, il Responsabile Nazionale AFAM UIL RUA Marco Ciamacco, il Direttore del Conservatorio ‘Perosi’ di Campobasso Lelio Di Tullio, l’Assessore all’Istruzione e alla Cultura del Comune di Campobasso Emma De Capoa e il Vice Presidente della Giunta Regionale Molise Michele Petraroia. Ospite d’onore Giovanni Pucciarmati della Segretaria Nazionale Uil Rua.

Durante il dibattito, sono emerse riflessioni e proposte interessanti sul futuro dell’Alta formazione artistica e musicale alla luce della legge di riforma del Miur (la 508 del ’99) che presenta ancora molte incognite e nodi da sciogliere. Particolare attenzione è stata riservata al Conservatorio ‘Perosi’, unica realtà Afam della nostra regione.

In fase di avvio dei lavori, il Segretario Generale Uil Rua Molise Andrea Cutillo ha fatto il punto “sull’azione intrapresa dal sindacato a difesa dei docenti precari del Conservatorio che ogni anno, per lungaggini burocratiche, subiscono importanti ritardi nell’erogazione delle legittime competenze” e ha rilanciato l’importanza, nell’attuale fase, di restare “compatti nella difesa dell’istituzione dal rischio di un eventuale dimensionamento. Dai momenti di crisi – ha aggiunto – si viene fuori con l’unione e con la forza delle proposte e la proposta del sindacato è che, anche in Molise, come già accaduto in altre regioni virtuose, nasca un nuovo ‘Sistema dell’Alta formazione e della Ricerca’: un Sistema che persegua a favore del Conservatorio, ad esempio con il coinvolgimento dell’Università, una politica di promozione dell’eccellenza e della competitività regionale, anche attraverso maggiori rapporti internazionale, così da creare un collegamento con le principali realtà culturali e musicali dei paesi confinanti: un sistema – ha detto ancora Cutillo – integrato di relazioni, territoriali e internazionali, sui temi della valorizzazione della ricerca e della correlata produzione musicale , anche in relazione alle tradizioni e alle peculiarità del territorio”. In questo processo, per il Segretario Generale UIL RUA Molise, è necessario il sostegno delle istituzioni affinché “di quella integrazione possano farsi promotori e artefici”. Il tutto senza mai perdere di vista la tutela dei lavoratori: “avvertiamo l’esigenza di riscrivere un nuovo statuto dei lavoratori per garantire nuove forme di protezione per i tanti lavoratori precari di oggi sfruttati e mal pagati, anche perché in questi anni la classe lavoratrice, soprattutto le fasce più deboli, hanno visto erose le proprie tutele”, ha concluso Cutillo.

Assente Giorgio Bruno Civello per sopraggiunti impegni (che però non ha voluto far mancare un suo breve saluto con una mail letta durante il convegno), la parola è passata al Responsabile Nazionale AFAM UIL RUA Marco Ciamacco. “Il Conservatorio di Campobasso deve essere visto come un potenziale da sfruttare a favore della popolazione e – ha ribadito – per ampliare l’offerta culturale del territorio stesso”.

Ad illustrare lo ‘stato di salute’ del Conservatorio ‘Perosi’ il direttore Lelio Di Tullio. Numerose le difficoltà anche logistiche della storica istituzione che opera in una sede di proprietà della Provincia di Campobasso, attualmente a secco di fondi dopo la soppressione sancita dal Governo Renzi.

Il ‘Perosi’, inoltre, è costretto a misurarsi con una riforma sulla quale Di Tullio non ha nascosto perplessità: “Come può funzionare una riforma senza investimenti e nella quale si chiede solo di razionalizzare?”. Eppoi, nella nostra regione, “senza il Conservatorio di Campobasso, che vanta più docenti del Conservatorio di Firenze, non sarebbe garantito il diritto allo studio della musica”. Infatti, ha aggiunto, “se venisse confermato il finanziamento ministeriale di 32mila euro non potremo far fronte alle necessità. Nonostante ciò, noi stiamo reagendo: abbiamo incrementato i corsi e le iscrizioni ai nostri corsi sia del biennio che del triennio e abbiamo aumentato i contratti ai docenti”.

Da parte sua, il Comune di Campobasso, rappresentato dall’assessore alla Cultura Emma De Capoa, ha ribadito l’impegno per il progetto di ristrutturazione dell’auditorium interno all’area della ‘Città nella città’ per risolvere almeno le esigenze di spazio del ‘Perosi’.

Molto atteso l’intervento del Vice presidente della Giunta regionale Michele Petraroia, il quale ha riconosciuto l’importanza di puntare sulla cultura e sulla conoscenza, ma di dover fare i conti con la visione ragionieristica che emerge sempre più spesso a Roma. Al tempo stesso, ha annunciato la creazione di “una rete di supporto attorno al Conservatorio di Campobasso” che “deve diventare una bandiera per i cittadini di questo territorio”. “Sono a disposizione – ha sottolineato – per costruire questa rete, anche se la Regione ha un ruolo modesto rispetto ad una legge nazionale”. Petraroia, infine, ha lanciato sia l’idea di un tavolo tecnico permanente con il coinvolgimento di tutti gli attori sociali e istituzionali sia la proposta di un protocollo d’intesa con l’Università degli Studi del Molise.

Le conclusioni del convegno sono state di Giovanni Pucciarmati della Segretaria Nazionale Uil Rua. Critica la sua analisi sulla legge del Miur: “La riforma dell’Afam è in ritardo di quindici anni e fino ad oggi è rimasta inattuata” e cela “una visione ragionieristica, frutto di un’egemonia finanziaria che prevale su quella culturale”. “Quello del ‘Perosi’ – ha aggiunto – è un caso unico, essendo l’unica istituzione Afam del Molise. Dovrà misurarsi con i parametri stabiliti dal Ministero che potranno determinare la vita e la morte delle istituzioni Afam. Questo sistema ci sta stritolando e le istituzioni locali devono mettersi insieme per un progetto sul territorio che salvi le istituzioni dell’Alta formazione artistica e musicale e i loro lavoratori”.

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