La testimonianza: al personale della Rsa Don Carlo Pistilli, grazie

Oggi voglio svestire i panni del giornalista e scrivere da cittadino di Campobasso per portare alla attenzione quella che per esperienza personale considero un’eccellenza della nostra città: la Rsa Don Carlo Pistilli di via Garibaldi. Dal mese di ottobre e fino allo scorso 26 dicembre mia nonna Italia è stata ospite della nuovissima struttura nata da non molto tempo al centro della città. Ed è di questo che voglio parlarvi.

La Rsa Don Carlo Pistilli è stata una bellissima idea, una struttura eccellente al servizio dei cittadini nella quale operano giorno e notte persone speciali. Nonna, nei suoi mesi di permanenza nella Rsa ha ricevuto costanti attenzioni, costanti cure e tanto amore da parte di tutto il personale, medico e paramedico che opera all’interno della residenza. Come lei anche gli altri ospiti curati premurosamente senza tralasciare il minimo dettaglio. Nonostante i tempi che corrono, in via Garibaldi si lavora sempre con il sorriso ed è qualcosa di straordinario.

Ognuno per le proprie competenze svolge il proprio lavoro mettendo al servizio degli altri passione, impegno e professionalità oltre a tanto amore verso chi non è in perfetta forma e magari un po’ in là con gli anni. Non è facile trovare tutto ciò! A nome mio e della mia famiglia intendo ringraziare tutti coloro che rendono possibile tutto questo. Fare nomi mi risulterebbe difficile perché rischierei di dimenticare qualcuno e sarebbe una cosa che mi dispiacerebbe.

Sono certo, però, che il messaggio arriverà a tutti coloro che, in vari ruoli e con varie mansioni, mandano avanti una struttura di valore assoluto per qualità umane e professionali, dove lavoro e passione viaggiano sempre di pari passo. Dove la cura e le attenzioni verso le persone anziane, la professionalità e la serietà, rappresentano le fondamenta di una struttura eccellente.

Grazie per tutto quello che avete fatto a nonna e grazie per quello che continuerete a fare nel corso degli anni a venire, per chi è rimasto e chi arriverà.

Stefano Saliola

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