Impianti eolici al confine con il Molise: Mobilitiamoci per la tutela ai nostri beni culturali

La notizia della riproposizione di un progetto sciagurato ci lascia addolorati e stupiti.

Si tratta della istallazione di impianti eolici, sei pale alte 200 metri, nel territorio del comune di Morcone, precisamente in località Colle Alto, al confine tra Campania e Molise; proprio di fronte al prezioso sito archeologico di Altilia, fiore all’occhiello del patrimonio artistico molisano, dove, peraltro, è stato istituito il parco Archeologico Nazionale.

Ed è superfluo sottolineare il rilievo storico, paesaggistico e archeologico di questa città sannito – romana, risalente al V secolo a. C.

Già anni addietro, grazie all’impegno di tante associazioni di volontariato che si occupano di beni culturali, di tutela ambientale e di paesaggio, è stato scongiurato l’impianto di pale eoliche sempre in prossimità di Altilia.

La lotta fu lunga e tormentata, ma vittoriosa, con l’appoggio dell’allora direttore regionale della Soprintendenza Famiglietti.

Venne in Molise anche Vittorio Sgarbi a sostenere la nostra protesta.

E in una recente intervista, lo stesso professor Sgarbi, oggi Sottosegretario alla cultura, ha parlato della necessità di porre dei vincoli per la tutela del paesaggio, accennando proprio al nostro Molise, in particolare a Saepinum Altilia e a Pietrabbondante.

L’Art. 9 della Costituzione italiana recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione.”

E il Codice dei Beni culturali e del paesaggio (aggiornato al D. L. del 30\12\2008 n. 14), nell’art. 2 afferma: “la valorizzazione del paesaggio concorre a promuovere lo sviluppo della cultura. A tal fine, le Amministrazioni pubbliche promuovono e sostengono, per quanto di rispettiva competenza, apposite attività di conoscenza, informazione e formazione, riqualificazione e fruizione del paesaggio …”

Si dice “di rispettiva competenza”. Ma dove sono le nostre istituzioni locali, o meglio, da che parte stanno?

Il Molise è ricco di testimonianze artistiche di grande valore, dai siti archeologici ai castelli, dalle chiese ai vari monumenti, tutti testimonianze del nostro passato e della nostra identità culturale. E anche il paesaggio è bene culturale, protetto dalle leggi dello Stato, salvaguardato dalle istituzioni locali, perché è importante non solo per la sua indiscussa bellezza, ma anche perché testimonianza della nostra storia più lontana.

I nostri rappresentanti istituzionali dovrebbero mostrare una maggiore sensibilità e attenzione al nostro patrimonio artistico e paesaggistico, nello spirito che la legislazione vigente raccomanda, o meglio impone, come recita il citato art. 2 del Codice dei Beni culturali e del paesaggio.

La Regione Molise dovrebbe operare, finalmente, con una efficace attenzione al nostro territorio, bloccando questo progetto scellerato; ha tempo fino al 22 febbraio per inviare le sue osservazioni al Ministero al fine di impedire che sia autorizzato l’impianto eolico che incombe sul sito archeologico di Altilia.

E’ inutile parlare di cultura, di turismo culturale, se poi non si è in grado di tutelare un bene prezioso, come Saepinm Altilia. Sono solo parole al vento.

E se non fosse drammatico, questo atteggiamento potremmo definirlo ridicolo. ( foto di repertorio)

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