Il molisano Giuseppe Calabrese, vincitore di un prestigioso concorso internazionale realizzato in collaborazione con la Nasa

Una seduta particolare quella che la Commissione Cultura del Comune di Campobasso ha svolto, in modalità telematica, ieri mattina decidendo di dedicare l’intera riunione all’architetto di origini molisane, trapiantato in Australia, Giuseppe Calabrese, vincitore di un prestigioso concorso internazionale realizzato in collaborazione con la Nasa.

Il presidente della Commissione Cultura, Nicola Giannantonio, su proposta del consigliere comunale della Lega, Alberto Tramontano, ha provveduto a convocare la commissione alla quale è stato invitato l’architetto Calabrese per illustrare ai componenti la natura e le caratteristiche principali del suo progetto, scelto tra quelli presentati da oltre 100 partecipanti provenienti da tutto il mondo.

L’architetto di origini molisane ha vinto con un progetto dedicato all’ideazione di una città vivibile autonoma, inclusa di ambienti agricoli, su Marte, nello specifico su Jazero, ovvero il cratere dove il rover marziano “Perseverance” atterrerà a febbraio 2021. Il progetto prevede l’invio di fattorie robotiche di auto-costruzione tramite navicella spaziale su Marte 12 mesi prima del primo atterraggio umano

Il progetto che porta la firma dell’architetto molisano, concepito nei lunghi mesi del lockdown australiano, si chiama “Sprout” e sarà prima realizzato in prototipo nell’inospitale deserto della California, dove la temperatura può sfiorare i 60 gradi.

Giuseppe Calabrese, nato a Sydney nel 1976 da genitori italiani, dal Natale del 1984 ha vissuto con la famiglia in Italia, a Campobasso, dove ha studiato fino al conseguimento in modo brillante della Laurea in Architettura, nonché del titolo di Maestro di Violino presso il conservatorio di musica.L’incontro online con l’architetto Calabrese, ha rappresentato un momento di confronto e di scoperta che ha coinvolto tutti i componenti della Commissione Cultura in uno scambio di idee e proposte utili per poter ideare, in un prossimo futuro, eventi di natura scientifica anche di rilevanza internazionale, sul nostro territorio.

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