Il ‘caso’/ L’erba cresce…ma solo a Campobasso

Campobasso e Ferrazzano oramai da alcuni decenni sono unite in una sorta di abbraccio urbanistico che rende l’una oramai indistinguibile dall’altra, tranne che per il cartello viario che ne delimita i rispettivi territori; eppure un elemento caratterizzante c’è, anche se non in positivo per il capoluogo di regione.

La bella strada di comunicazione che da viale Principe di Piemonte porta verso il Comune ‘minore’ è oramai da tempo privilegiata destinazione per la passeggiata dei residenti di entrambi i comuni, anche grazie alla possibilità di usufruire della frescura offerta dagli alberi, alcuni di notevoli dimensioni; la buona manutenzione negli anni ha fatto il resto. Eppure ad un certo punto il colpo d’occhio cade inevitabilmente su un particolare che non è marginale. Quasi come un ulteriore confine geografico, cambia lo stato di manutenzione delle lunghe aiuole che costeggiano il precorso; curate e soprattutto sfalciate quelle fino al confine di Ferrazzano, abbandonate e ostaggio di rovi ed erbacce quelle che delimitano il percorso di Campobasso.

Foto di Nico ventresca

Ora si potrebbe obiettare come sia semplice in un comune piccolo occuparsi di alcune centinaia di metri di verde pubblico, avendo la città maggiore molti altri luoghi da seguire; ma anche le risorse sono differenti e le tasse proporzionate e quindi la contestazione automaticamente decade.

L’amministrazione comunale di Campobasso, tramite l’assessore competente al ramo, proprio in questi giorni si è giustamente vantata dei lavori eseguiti in piazza del Municipio e il Corso principale per il ripristino di decoro urbano adeguato; bene, la passeggiata verso Ferrazzano è un’abitudine che, soprattutto durante la stagione primaverile e quella estiva vede partecipare ogni giorno centinaia di cittadini ed è oramai per molti appuntamento fisso quotidiano per fare sport nella natura.

Merita uguale rispetto istituzionale e siamo sicuri che l’appello troverà riscontro in chi di dovere.

(s.m.)

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