#corpedelascunzulatavecchia/Le bollette e gli stipendi. In regione si pagano solo quelli

Ecco ci siamo, la Regione Molise è diventata come un comune mortale dei nostri giorni. Uno di quelle persone che vedono lo stipendio sciogliersi al sole appena giunto, lo stipendio, sul conto corrente. Ed è proprio in questa ottica, per limitare le spese, per sentirsi come ente del territorio italiano vicino, l’ente, a tutti o alla maggior parte degli italiani, ha “deciso”, sempre l’ente regione, di limitare le uscite ai soli stipendi e spese fisse. Che poi, penso, siano fitti, stipendi, bolli ed assicurazioni della auto, ma non so se ci rientrano i rimborsi spese, per esempio, di qualche politico che potrebbe essere costretto a mangiare un “camogli” in autogrill.

Eh già perché, controllato or ora, mangiare un panino con una bottiglia d’acqua ed un gelato si può arrivare a spendere circa otto euro, che nell’economia di un politico regionale pesano non poco sulla “mesata”. Speriamo non blocchino il rimborso del “ camogli”. Potrebbe bloccarsi la politica molisana da fare fuori regione.

Non so se la facciano, ma dovessero farla mi viene il dubbio che mangino un “camogli” per giunta in autostrada. Lasciamo perdere quando parliamo di cose che non conosciamo.
Dunque in questo uggioso “maggembre” la regione Molise, con alla presidenza della giunta
regionale un affermato commercialista (lo dico e lo penso seriamente) nonché docente universitario di materie economiche, decide di allinearsi ai molisani che non arrivano a fine mese diminuendo drasticamente le spese, anzi bloccandole. E certo: se non si approva il bilancio sono autorizzate solo spese fisse per soli quattro mesi, periodo non rinnovabile.

“dopich” (diceva Frassica in “Quelli della notte”) “suona il GONG” e viene sciolta la legislatura e tutti a casa, i consiglieri regionali. A casa prima del tempo con un anno di anticipo. Che poi vorrebbe dire una perdita , per i non più consiglieri di circa 130.000 euro lordi cui, però, vanno aggiunti i centomila euro del premio di reinserimento. Indennità che viene corrisposta a tutti i non rieletti per il reinserimento nella routine della normale attività.

Significa che se facevi il libero professionista o in ogni caso eri una partita iva devi riconquistarti la tua quota di mercato che hai perso per governare la Regione Molise, se invece eri un dipendente e quindi non hai perso niente, devi riabituarti ad alzarti la mattina come tutti quanti i comuni mortali che lavorano, se invece non avevi lavoro prima di fare il consigliere regionale devi prendere i centomila euro per riabituarti a quello che facevi prima. L’è dura l’è dura assai!!

Torniamo alla gestione provvisoria dettata dalla non approvazione del bilancio, mai dire bocciatura, mica siamo in un film di Alvaro Vitali con Pierino e la maestra. Quindi dicevamo, cioè io dicevo e tu che leggi “cercavi” di seguirmi, per far sentire l’ente ragione vicino agli italiani che soffrono, hanno deciso di pagare solo le spese fisse. È proprio in questo momento, per esempio, che il mio pensiero va verso i fornitori di materiale sanitario che, come sappiamo tutti, in Molise riscuotono con cedenze pluriannuali tendenti al lustro. Potrebbero avere ancora ulteriori problemi nella gestione delle risorse umane …. potrebbero non riuscire a pagare gli stipendi, loro le ditte che forniscono materiale alla Regione Molise.

È una situazione che non piace a nessuno, sono convinto nemmeno ai nostri governanti, ma mentre noi tutti non facciamo altro che subirla, loro no! Loro l’hanno creata questa situazione. La scadenza del trenta aprile come ultimo giorno per l’approvazione del bilancio regionale era nota da …. SEMPRE!! avrebbero potuto, uffici addetti e politici interessati, impegnarsi per rispettarla. In primis, credo, proprio il presidente Toma facendo leva sulla sua pluridecennale esperienza come commercialista e docente.

Quindi, per tornare ai nostri problemi, credo che “l’azione” sicuramente non voluta, e secondo me potrebbe anche essere peggio, da parte dell’amministrazione regionale ha preservato gli stipendi dei dipendenti, cosa buona e giusta, ha preservato le indennità dei consiglieri, cosa dovuta per legge, ha ritardato, per ora, tutti gli altri pagamenti della Regione Molise.

Ai posteri, coloro che andranno a votare nel 2023 per il rinnovo del Consiglio Regionale, l’ardua sentenza. Per adesso, con affetto e stima sempre aumentati nei confronti di chi mi vuole bene, saluto tutti con il solito: statevi arrivederci.
Franco di Biase

Commenti Facebook