#corpedelascunzulatavecchia/…Chi viene a voi adesso?

In un varietà televisivo della fine degli anni sessanta Paolo Villa ggio interpretava un improbabile “tetesco di Cermania” che offriva vari oggetti e magari soluzioni tirando tutto fuori dal suo “sacco magico”. Erano i periodi del felicissimo boom economico e ci si fidava di chi governava. Ora siamo un un’epoca di sistematico rallentamento innanzitutto della politica e poi, a cascata, di tutto il resto.


Tutti i partiti, forti delle liste bloccate e propinate al popolo votante hanno annullato le attività politiche mantenendo in piedi solo quelle del tipo: “piove governo ladro”. Si lotta solo contro qualcuno o qualcosa e stiamo aspettando che esca il tipo che ci dica, baciato dal sommo potere di chissà cosa, che la gradine a “palluotte gruosse” è voluta dalla lobbie dei carrozzieri, oppure che il caldo (la calandrella) è voluta dalla lobbie dei rivenditori di acque o di birra alla spina, a seconda di quello che si beve.


In questi giorni mi hanno incuriosito due prese di posizione politiche. La prima è senz’altro quella dell’eurodeputato Aldo Patriciello che ha deciso di partecipare alla presentazione del libro di Matteo Renzi. Per carità ognuno è libero di fare e di presenziare a cosa vuole, ma dopo la cena con Rosato, la partecipazione alla vernice del libro di Renzi in Molise suona come una coincidenza e stiamo aspettando il terzo indizio per avere la “prova”. La prova di cosa, ma del passaggio con Matteo Renzi almeno a livello locale. Poi se la formazione di Matteo Renzi dovesse prendere il volo a livello nazionale …. beh … Per il momento la cosa importante è mettere una bandierina diversa in via Genova a Campobasso. Quella che c’è ora è assediata da tutti e si sta aspettando che cada. A proposito: non è che non si sta convocando il Consiglio Regionale per evitare che venga presentata qualche mozione di sfiduci che possa far cadere la Giunta Toma? Perché, come avrebbe detto l’eccelso Andreotti. “a pensare male si fa peccato m alle volte ci si prende”.


Quindi tornando a noi: Patriciello certo non ha bisogno dei voti del Molise per essere rieletto al Parlamento Europeo (questione solo di numeri, null’altro) ma potrebbe vere lo sfizio (interesse non ha senso) di avere una persona sponsorizzata da lui in Via Genova. Anche il Presidente attuale lo ho voluto lui ma, come dire, nel corso del tempo si è “perso per strada”, il presidente attuale. Quindi ci vorrebbe un nuovo, un altro presidente, persona spendibile. Che possa ricoprire il ruolo di candidato.


Volendo in Consiglio Regionale ci potrebbe essere candidati in pectore, ma solo pectore proprio, pectore loro, non pectore venafrano, quindi lasciamo perdere. A riprova di questo (lasciamo perdere) secondo me è stata l’uscita del Consigliere Facciolla che ha proposto una formazione politica che esuli dagli schieramenti attuali e che ruoti e graviti intorno a dei programmi. I programmi? Si quelle duecento e rotte pagine che bisogna per legge allegare alla presentazione della lista pena l’esclusione da parte della Corte d’Appello. Proprio quei programmi che nessuno legge e che nessuno ancor di più controlla se a fine legislatura sono stati o meno applicati e rispettati. Strano che proprio in questi giorni, a livello nazionale, Berlusconi stia chiedendo apertamente e con forza, la riunione di tutto il centrodestra.Ssecondo me giusto per non far vedere le percentuali di Forza Italia oramai a livello di prefisso telefonico.


Questo, ha detto il Consigliere Facciolla, “sempre nel rispetto della linea che il Partito Democratico vorrà dare a livello nazionale”. E questa è cosa buona, visto che livello locale non si conosce non la linea, ma niente del PD, visto che sono anni che non si sente parlare di riunioni del PD molisano. Ma questo è, al limite, un problema di democrazia interna.


Quindi ricapitolando. “chi viene a voi adesso?”. Non lo sappiamo. Innanzitutto non sappiamo cosa succederà alla sanità molisana, viste le dimissioni del Commissario ministeriale. Non sappiamo se potremo o meno curarci, mai sapremo qual fine farà il “Gemelli Molise”, visto che stiamo parlando di un’istituzione privata che quindi si gestisce da sola. Poco importa se la riempiono do soldi pubblici per le prestazioni sanitarie, poco importa che fa parte integrante del tessuto molisano come maestranze impegnate, poco conta che ancora non si ha un straccio di piano industriale, poco importa se gli altri due piani industriali non si conoscono, poco importa tutto. Fatevi i fatti vostri ed aspettate il tozzo di pane che la mano “sapiente” del padrone di turno lancerà.


E sempre per “chi viene a voi adesso” aspettiamo il nostro “Kranz, professore di Cermania” che ci dirà qualcosa o parlerà con qualcuno. Poi, come sempre, ci chiederanno di votare per la (loro) soluzione migliore. Stiamo attenti, un candidato spendibile non sempre è un amministratore capace.


Staremo a vedere sperando che la bile non ci consumi il fegato. Soprattutto in considerazione dell’aria di mobilizzazione della sanità molisana.

Con affetto e stima: statevi arrivederci

Franco di Biase

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