Ancora discariche abusive nelle aree periferiche della città. Questa volta siamo nel cuore del S.I.C. Monte Vairano/Bosco Faiete, nei pressi dell’ospedale Cardarelli, dove, lungo la strada che dal bivio di Oratino conduce alla zona ospedaliera, abbiamo fatto la macabra scoperta di una enorme discarica proprio all’interno del bosco.
Ancora copertoni, centinaia, forse migliaia, che deturpano ampi settori della vegetazione a ridosso di alcuni tratti di strada da cui risulta evidentemente più agevole lo scarico dei materiali con l’ormai famigerata tecnica del lancio “dall’alto verso il basso” come se il tutto sparisse magicamente nel nulla.
Ovviamente non si tratta solo di semplici cittadini che si disfano degli pneumatici ma, come nel caso dell’altro sito individuato in zona “Polese”, è evidente che si tratta soprattutto di operatori del settore, gommisti o addetti al recupero/smaltimento, che per ovvie ragioni di profitto preferiscono disfarsi del voluminoso fardello in questa maniera criminale anziché nel rispetto delle procedure previste dalla legge e per le quali, tra l’altro, sono gli utenti che si accollano i costi al momento dell’acquisto delle gomme nuove.
Ci si chiede quindi, alla luce della diffusione del fenomeno in città, come mai le autorità preposte non riescano ad individuare i responsabili di tali scempi ambientali dato che l’intera filiera di carico, scarico e smaltimento dei rifiuti speciali, dovrebbe essere completamente tracciata e rintracciabile.
Ma c’è anche dell’altro oltre i copertoni: l’area è invasa da migliaia di bottiglie, abbandonate con la stessa tecnica, ma anche carcasse di elettrodomestici, calcinacci, l’immancabile plastica sotto ogni forma, relitti di apparecchi elettronici, anche questi in gran numero e certamente abbandonati da “addetti ai lavori”.
Una vera e propria bomba ecologica proprio nel cuore di un’area che dovrebbe essere protetta, maggiormente sorvegliata e sicuramente valorizzata proprio sotto l’aspetto naturalistico.
Chiediamo che chi di dovere si faccia immediatamente carico del problema, adottando ogni utile provvedimento finalizzato all’urgente bonifica del sito ed al pieno ripristino ambientale dell’intera area oggi trasformata in discarica.
Commenti Facebook