“4 temi , 8 si”, anche in Molise la raccolta firme per i referendum abrogativi

Lo scorso 27 luglio, il movimento politico “Possibile”, tramite il comitato promotore guidato suo referente nazionale, Pippo Civati, ha lanciato la raccolta firme per arrivare a quota 500mila, come prescritto dalla legge, indire i referendum abrogativi da tenersi nella prossima primavera. I quesiti depositati sono otto e riguardano l’Italicum (eliminazione dei capilista bloccati e delle candidature plurime; eliminazione della legge elettorale proporzionale con premio di maggioranza, capilista bloccati e candidature plurime), lo Sblocca Italia (riconversione ecologica dell’economia: eliminazione delle trivellazioni in mare; eliminazione del carattere strategico delle trivellazioni; eliminazione delle grandi opere, fonte di mafia, corruzione e malaffare, per favorire le piccole opere necessarie e funzionali al territorio), il Jobs Act (tutela del lavoratore: esclusione del demansionamento e tutela dai licenziamenti illegittimi) e la Buona Scuola (tutela della docenza e dell’apprendimento: eliminazione del potere di chiamata del preside-manager).
La raccolta firme è partita anche in Molise con i comitati promotori terrioriali quali “Lab-l’Isola che c’è” e Nelson Mandela di Campobasso, guidati dal consigliere provinciale del movimento “Possibile”, Michele Durante.
“La raccolta firme procede nel migliore dei modi – ha affermato Durante – con i cittadini che credono in questa sfida che punta a restituire la sovranità che hanno smarrito rispetto alle ultime leggi approvate in Parlamento dal governo Renzi. Proprio per questo – ha proseguito – invito i segretari comunali, che si distinguono professionalmente ogni giorno in questi Enti territoriali alle prese con i tagli della finanza nazionale, a stampare la lettera di accompagnamento, vidimare i moduli per la raccolta firme, inviati dal comitato promotore a mezzo di posta elettronica certificata (pec@pec.possibile.com) e dare la necessaria pubblicità all’iniziativa. In questo modo – ha spiegato l’esponente di “Possibile” – i cittadini avranno la possibilità di recarsi a firmare nella casa comunale di residenza nelle ore di ufficio del segretario comunale per recuperare la partecipazione che gli è stata sottratta sui temi fondamentali della vita politica del nostro Paese. La sfida – ha concluso Durante – non è impossibile perché i referendum sono… Possibili!”.

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