Di Schiavi e Turdò: “Smantellato l’Autovelox di Macchia d’Isernia. Ora si smantelli quello illegittimo di Sesto Campano.”

Dopo lo smantellamento dell’Autovelox installato illegittimamente dal Comune di Isernia sul viadotto Forno lungo della SS. 85 e dopo lo smantellamento dell’Autovelox installato irregolarmente dal Comune di Cantalupo nel Sannio lungo la SS. 17 per Campobasso, ecco che finalmente è stato smantellato anche l’Autovelox installato abusivamente dal Comune di Macchia d’Isernia lungo la SS. 85 venafrana al Km 36+777.

Grande soddisfazione esprimono l’Associazione Sindacale F.I.A.D.E.L. ed il Comitato PRO TRIGNINA, rappresentati rispettivamente dal Sig. Di Schiavi Feliciantonio e dal Sig. Turdò Antonio, i quali, se da un lato sono contenti per il risultato raggiunto, dall’altro esprimono rammarico perché a garantire il rispetto delle regole sarebbero dovute intervenire le istituzioni che a ciò sono preposte ed invece, per il caso di Macchia d’Isernia, se le sono ritrovate come controparte.

Infatti, anche ieri, 26.05.2015 la Prefettura di Isernia si è presentata innanzi al Giudice di Pace di Isernia in una causa patrocinata da questa Associazione F.I.A.D.E.L. a sostenere che l’Autovelox di Macchia d’Isernia è legittimo e naturalmente ha avuto torto così come ha avuto torto per centinaia e centinaia di cause nelle quali, spesso è stata anche condannata a risarcire i ricorrenti (cosa che fino ad oggi ancora non fa).

Esprimono altresì rammarico perché migliaia e migliaia di automobilisti che non si sono rivolte alle nostre associazioni hanno dovuto pagare per verbali palesemente illegittimi ed hanno dovuto subire perdite di punti sulle loro patenti di guida, mentre un Comune incassava centinaia e centinaia di migliaia di Euro a mezzo di un Autovelox illegittimo.

Tuttavia, messa la parola fine con Macchia d’Isernia, ora ci rivolgiamo ancora una volta al Prefetto di Isernia affinchè ordini lo smantellamento dell’Autovelox di Sesto Campano perché è più illegittimo di quello di Macchia d’Isernia, di quello di Cantalupo nel Sannio e di quello di Isernia.

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