Campobasso. Ramundo: “Le sedute di Consiglio Comunale aperte dall’Inno di Mameli. Ok in Commissione”

Aprire le sedute del Consiglio comunale con l’Inno di Mameli in un’aula in cui sia presente anche il vessillo della Città di Campobasso è la risoluzione  approvata oggi dalla Commissione consiliare Statuto e Regolamenti, presieduta dal cons. Stefano Ramundo, su proposta del cons. Michele Ambrosio, che approderà a breve in Consiglio comunale.
L’iniziativa, votata all’unanimità dai gruppi consiliari presenti (centrosinistra e centrodestra, con la sola astensione del movimento 5stelle), celebra la ricorrenza del 70^ anno dalla liberazione del Paese (25/04/1945) e il prossimo 70^ anniversario del “canto degli italiani” divenuto inno nazionale il 12/10/1946 con il governo De Gasperi. La Città di Campobasso anticipa così le iniziative e manifestazioni che verranno proposte in ambito nazionale.
Con tale innovazione si vuole valorizzare, con un protocollo e un cerimoniale più rigoroso, la massima assise civica e i lavori stessi dell’assemblea, quale luogo di rappresentanza istituzionale dei cittadini.
La proposta mira a rimarcare, altresì, il ruolo e le funzioni del Consiglio e dei Consiglieri spronando gli amministratori a un comportamento sempre più rigoroso nel perseguimento del bene comune (e che fa seguito anche all’introduzione della webcam e del codice etico).
L’adozione dell’Inno all’inizio di ogni seduta è un istituto già presente in diverse amministrazioni comunali e consigli regionali, fatto proprio da molte municipalità in occasione del 150^ anniversario dell’unità d’Italia (17/03/1861) e derivante anche da una mozione in tal senso approvata all’unanimità dall’Anci nell’anno 2001.
La Commissione ha anche licenziato l’istituzione della fascia distintiva per il Presidente del Consiglio e la previsione della bandiera della Città di Campobasso in sala consiliare, unitamente a quella italiana ed europea (già presenti), entrambe riassunte nei colori rosso e blu integrate dallo stemma delle sei torri.
Un’iniziativa che mira, attraverso la figura del Presidente, a dare visibilità istituzionale all’intero Consiglio comunale, quale Organo di rappresentanza dei cittadini, analogamente a quanto già avviene per il Sindaco in tutte le manifestazioni pubbliche che si svolgono in Città o fuori dai confini comunali, per rappresentare l’identità del nostro Comune riassunta nel simbolo delle sei torri.

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