Erosione costiera. Nagni: ci sono tempi tecnici e regole da rispettare

Anche alla luce di quanto segnalato dal consigliere Monaco, l’assessore regionale Pierpaolo Nagni torna ad intervenire in merito alla questione dell’erosione costiera. “Siamo tutti d’accordo nel dire che occorra porre rimedio alle diverse situazioni critiche che interessano la nostra costa – ha commentato –  ma è necessario farlo con interventi consistenti e duraturi utili a  ripristinare le normali condizioni di sicurezza.
A tal fine la Regione, già lo scorso anno, aveva previsto uno stanziamento di 2,5 milioni di euro da investire su tutto il litorale molisano. Tali fondi  – ha spiegato – erano ripartiti in due diversi blocchi di finanziamento. Il primo di 480.000 euro da destinare all’intera area della costa di Montenero di Bisaccia, doveva servire alla realizzazione di opere di rifioritura delle scogliere, di sistemazione di pennellature e al rifacimento dell’argine destro, scavo e ripulitura del fiume Trigno. Purtroppo, a causa di alcune anomalie riscontrate nel bando di gara, dopo l’appalto non si è potuto procedere all’affidamento dei lavori, e  questo ha determinato un rallentamento di tutti i programmi. Abbiamo, però, già proceduto a riappaltare i fondi per poter dare al più presto l’ avvio ai lavori.

Per quanto riguarda l’altro blocco – ha continuato l’assessore –  il finanziamento, pari ad oltre 1.900.000 euro, era finalizzato a diversi interventi sull’area della costa di Campomarino e Termoli sud fino alla Torretta, non solo attraverso il rifiorimento delle scogliere esistenti e l’allungamento di pennellature, ma anche attraverso la realizzazione di due nuove scogliere; una di 120 metri nella zona Rio Vivo, e l’altra di 100 metri, lungo l’area antistante il depuratore comunale. Pur avendo già  predisposto il bando, poiché i fondi sono andati in perenzione, non è stato possibile dare corso all’appalto. Abbiamo però provveduto a reiscriverli in bilancio e a breve  – ha assicurato – daremo  avvio alle procedure di gara.

In quest’ottica, l’idea era quella di utilizzare le economie derivanti dai ribassi di gara per andare ad intervenire anche su casi particolari e più urgenti, penso ad esempio alla problematica dello stabilimento Cala d’oro segnalata dal consigliere Monaco.

Mi preme, infatti, precisare che è presente, nell’agenda della Regione Molise, la volontà e l’intenzione di andare a coprire anche tutte quelle aree attualmente sprovviste di frangiflutti e le zone dove si stanno verificando azioni di implementazione turistica che sono interessate da erosione costiera. Ci sono, però,  dei tempi tecnici e delle regole che dobbiamo rispettare.

Resta comunque  alta la nostra attenzione rispetto al problema e per questo continueremo il percorso già avviato prima delle ultime elezioni amministrative insieme alla Regione Marche e alla Regione Abruzzo, finalizzato ad ottenere fondi aggiuntivi e di maggiore entità. Con una cospicua copertura finanziaria ed un piano rigoroso, potremmo infatti, riuscire ad intervenire in maniera decisiva e più duratura a copertura dell’intero  tratto costiero molisano per garantirne, in futuro, una maggiore stabilità”.

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