Vincenzo Cosco non ce l’ha fatta. 

La sua partita più difficile l’ha persa Cosco. Ma lo ha fatto combattendo fino al novantesimo minuto. Stroncato da quella bestia che qualche tempo fa lo aveva visto prevalere dopo terapie e tanti sacrifici. Però quando si ripresenta, la bestia, con una recidiva violenta poco si può fare. E lui, nonostante ciò, ha provato a vincere anche questa altra partita. Cosco rimarrà per sempre nella maemoria degli sportivi per le sue imprese alla guida di diverse squadre di calcio di tutta Italia e per le scalate nelle varie categorie. Lo special Wolf, questo il suo soprannome, da Santa Croce di Magliano, il suo Comune,  aveva fatto in modo di farsi apprezzare fino in Sardegna dove ha allenato ad inizio stagione la Torres, prima di doversi ritirare per combattere quest’altro difficilissimo campionato. L’Hospice di Larino che lo ha ospitato in queste ultime settimane ha visto un continuo via vai di calciatori, addetti ai lavorati e semplici amici che hanno voluto far sentire la loro vicinanza a Cosco in questo momento difficile, diventato irreversibile in questa settimana.  Alla notizia della scomparsa il calcio molisano ha subito un vero e proprio choc, da Termoli a Campobasso, luoghi in cui il mister era stimato ed apprezzato. Il Molise perde un uomo dello sport a soli 51 anni, che ha dato dimostrazione di carattere fino a qualche ora prima di lasciarci.

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