Il 18 maggio a Morrone del Sannio Dodi Battaglia in un incontro-stage

dodiE’ il sogno di ogni chitarrista, non solo di chi ama i Pooh. Dodi Battaglia è la mano, il ritmo, le corde. Ai non addetti ai lavori l’Artista evoca le sue canzoni e la sua voce, ma per chi conosce il mondo dei professionisti Dodi è il Maestro. Incontrarlo è dunque il sogno che si avvera per chi non abbandona mai la chitarra. Andrea è tra chi ha raggiunto la meta. Con talento e impegno ha studiato lunghi anni per perfezionarsi nello strumento e ha avuto modo di assistere spesso ai seminari organizzati da Dodi. Con lo spirito generoso che contraddistingue ogni artista Andrea ha voluto con il suo gruppo portare la “Chitarra” dei Pooh in Molise.

Il gruppo è quello dei Miaban, fondato nel 2006 da Michele, Abel e lo stesso Andrea, ai quali si sono aggiunti Paolo, Angelo e Pino. Al primo album “Le parole del Silenzio” (2009) è seguito “736 musica a distanza” (2011). A distanza perché il frontman Abel vive a Milano e gli altri componenti a Morrone del Sannio, il che non è però di alcun ostacolo alla musica. “Lupo” è il loro brano più ascoltato alla radio. Il leitmotiv della formazione è serietà artistica, passione per il Molise e solidarietà. Ogni disco ha segnato una raccolta di fondi a favore di associazioni di volontariato e l’attenzione verso le storie più difficili: “Una musica diversa” è la canzone dedicata ai bambini affetti da sindrome di Down. E poi c’è tutto il mondo del Molise, amato protagonista di belle canzoni che hanno conquistato il festival della canzone dialettale di Gambatesa: “Chi chepit, tu” e “Cmbagn deluong”.
Domenica 18 maggio i Miaban e Dodi si incontrano quindi a Morrone del Sannio, per un incontro-stage. Una “chiacchierata fra amici”, chitarra alla mano. Intanto si affastellano le domande che il pubblico, i tanti musicisti e i fan stanno preparando per lui. Sono 45 anni di carriera, lo splendido mondo dei Pooh, le collaborazioni con altrettanto amati artisti italiani e stranieri, da Vasco Rossi a Eric Clapton a Sting, e poi quelle cinque corde che sanno far vibrare gli stadi.
Andrea è felice di questa sua bella esperienza di stima e di amicizia che ancora una volta testimonia il grande cuore che batte sul palco dei Pooh. E’ vero, si può essere “Amici per sempre”.

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