Conservatorio Perosi/ Convegno -concerto per ricordare Giuseppe Manente

Oggi, giovedì 12 aprile, alle ore 17, presso l’Auditorium del Conservatorio di Musica “L. Perosi” di Campobasso”, sulla scia delle celebrazioni appena terminate per il 150° anniversario della nascita del compositore Giuseppe Manente, si terrà una manifestazione per conoscere meglio e ricordare questa figura: OMAGGIO A GIUSEPPE MANENTE.
La manifestazione si aprirà con una presentazione storica della Prof.ssa Enza Ciullo, Bibliotecaria del Conservatorio “Perosi”, seguiranno gli interventi del Generale Antonio Marco Appella, Comandante Regionale Molise della Guardia di Finanza e del Prof. Alberto Mammarella, docente di Storia della musica presso il Conservatorio “L. Perosi” che focalizzeranno la figura dell’uomo e militare, e quella del compositore, fondatore e primo direttore della Banda della Guardia di Finanza. Sarà, questa l’occasione per presentare nuovamente il prezioso volume Il maestro Giuseppe Manente fondatore della banda musicale della Guardia di Finanza, scritto da Sergio Bucci ed Alberto Mammarella e nato dalla felice collaborazione istituzionale e scientifica tra il Comando della G.d.F ed il Conservatorio di Campobasso.
La seconda parte della serata sarà interamente dedicata alla scoperta sonora del M° Manente. Saranno, infatti eseguiti, brani per ensemble di mandolini (Reverie de poete, Wally, la marcia 1° Reggimento dei Radiotelegrafisti del Genio), l’Album per pianoforte L’album di Marisetta, per voce e pianoforte, flauto e pianoforte nonché il celeberrimo Concerto per clarinetto e pianoforte.La serata si concluderà con l’esecuzione di tre marce per banda (Monte Cengi, Dalle Azzorre Ricordo di Cairo) dall’Orchestra dei Fiati del Conservatorio “Perosi”.
Un evento, dunque, da non perdere, un’occasione unica per ascoltare un repertorio di rara esecuzione e fine bellezza.

Giuseppe Manente nasce a Morcone (BN) il 3 febbraio 1867, da Liborio e Vincenza Colesanti. A due anni si trasferisce con la famiglia a Guglionesi dove il padre viene chiamato a dirigere la Banda musicale municipale. Qui apprende le prime nozioni di musica e scopre la passione per la tromba. Giovanissimo inizia a studiare composizione, armonia e contrappunto con Giovanni Gnarro e Camillo De Nardis, docenti del Conservatorio “S. Pietro a Majella” di Napoli. Perfeziona lo studio della tromba con Domenico Gatti e approfondisce le innovative tecniche della composizione musicale con Cesare De Sanctis del Liceo Musicale “S. Cecilia” di Roma.

Nel 1888 si arruola come musicante volontario nel Regio Esercito e viene assegnato alla Banda del 6° Reggimento Fanteria. Nello stesso anno vince il concorso come capomusica del 60° Reggimento Fanteria. Il 5 novembre 1892 sposa la ligure Ida Visdomini ed il 23 febbraio 1893 transita nella categoria ufficiali.
Dopo Spoleto e Torino nel 1903 viene assegnato al 3° Reggimento fanteria di
stanza a Pistoia dove compone, oltre a diverse marce e brani di musica sacra, l’opera lirica in un atto Alla regata. A questi anni risalgono le prime opere per mandolino e le sue composizioni sono elogiate da grandi maestri tra i quali Puccini, Leoncavallo e Mascagni. In questo periodo stringe rapporti di collaborazione e amicizia con importanti esponenti del mondo culturale italiano. Con Alessandro Vessella partecipa attivamente al dibattito sulla riforma della bande musicali italiane. Nel 1907 pubblica lo scritto Organizzazione di una piccola banda.

Per un anno dirige la Banda del 30° Reggimento Fanteria di stanza a Nocera inferiore. Nel 1908 torna a Pistoia per riorganizzare con i sopravvissuti la Banda dell’83° Reggimento Fanteria distrutta dal disastroso terremoto di Messina. Nel 1912 viene nominato Maestro Direttore del Corpo musicale del 2° Reggimento Granatieri Sardegna succedendo al maestro Pasquale Napoli. Al Pincio di Roma dirige il concerto inaugurale e il 24 maggio 1915 con 6 battaglioni Granatieri parte dalla stazione Tuscolana di Roma per il fronte. Nel 1918 è nominato ispettore delle bande mobilitate al fronte e con la Banda del 2° Granatieri compie una tournée negli Stati Uniti dove è portato in trionfo dagli emigrati italiani. Nel 1919 partecipa in alcune capitali europee alle parate militari per le celebrazioni della vittoria.

Dopo lo scioglimento delle bande reggimentali, Manente viene destinato dal Ministero degli Esteri quale direttore della Banda del Kedini d’Egitto. Dal 1922 al 1924 per il re Ahmed Fu’ad, primo re d’Egitto, dirige dapprima la banda di 70 suonatori del Cairo e poi quella della Guardia Reale. Diverse le composizioni riferite al periodo arabo. Collocato a riposo dopo il suo rientro in Italia, Manente viene rimesso in servizio alle dipendenze del Ministero delle Finanze per attendere alla preparazione artistica della Banda della Regia Guardia di Finanza che dirige con successo dal concerto inaugurale di Piazza Colonna la sera del 26 luglio 1925 al 3 febbraio 1932 quando viene collocato a riposo per raggiunti limiti di età. Numerose le tournée nelle terre redente del Trentino. Diversi anche i concerti trasmessi in tutto il mondo dalla Stazione Radiofonica di Roma. Per l’inaugurazione del Monumento al Finanziere davanti all’attuale sede del Comando Generale in viale XXI Aprile a Roma, musica l’inno Il Soldato Finanziere su versi di Carlo Podestà.
Per il Corpo compone anche Fiamme Gialle (l’Inno del Finanziere) che Manente dedica al Comandante Generale Di Benedetto e la marcia d’ordinanza. L’11 giugno 1931 dirige la Banda al completo di 63 elementi in un applauditissimo concerto a Guglionesi, suo paese di adozione. Al 1939 risale una delle sue ultime composizioni, l’operetta Il paradiso dei cigni. Muore a Roma il 18 maggio 1941. Riposa nel cimitero di San Giovanni in Eremo di Guglionesi accanto alla moglie Ida Visdomini.

(Sergio Bucci)

Commenti Facebook