Vincenzo Cordisco: “E’ necessaria una distribuzione equa degli immigrati.”

Forte in questi giorni il tema dell’immigrazione ed il continuo arrivo sulle coste italiane di immigrati.
Davanti alle dichiarazioni fatte dai Governatori di Lombardia, Veneto e Liguria sulla mancata disponibilità da parte di queste regioni ad accogliere questi “clandestini”, non possiamo, visti i dati resi pubblici dal Ministero dell’Interno, non intervenire.

Come capogruppo del Partito Democratico – Cambia Campomarino, ho intrapreso, in merito alla vicenda, un percorso inteso a tutelare il territorio socio-economico del nostro comune, per prevenire e meglio organizzare la sicurezza, l’incolumità delle persone e delle cose, chiaramente nel rispetto dei temi dell’accoglienza e non del rifiuto a prescindere.
Questo mi ha portato a confrontarmi con i cittadini del paese, in un incontro pubblico presso la sala consiliare – prima – e con S.E. il Prefetto – poi – al quale avevamo chiesto un incontro per meglio capire la problematica.
Oggi, con la pubblicazione dei dati riferiti agli arrivi e al numero dei rifugiati accolti in tutte le strutture regionali, si conferma quanto da me già esplicitato nei due incontri.
La circolare del Ministero, menzionata nel bando di gara pubblicato dalla Prefettura, metteva a suo tempo in luce l’alto numero di rifugiati presenti nella nostra regione, rispetto ad altre, tant’è che vi era già una differenza in sovrannumero di 389 unità.
Ora il dato è ancora più incisivo e, raffrontando il numero di rifugiati e la popolazione, il Molise è la prima regione in termini numerici per l’accoglienza data.
Ovviamente sarebbe necessaria ed opportuna una maggiore ed equa distribuzione di immigrati tra tutte le Regioni, tenendo presente il numero di abitanti e la ricchezza della Regione.
Diversamente, si continua a “colpire” sempre le regioni del sud ed il Molise in particolare.
Nel prossimo futuro non ci sono dati certi sugli arrivi e sulla loro distribuzione, ma proprio per questo bisogna affrontare il problema in un modo più approfondito, anche al fine di evitare tutto quel marciume che stiamo scoprendo ogni giorno, consentendo a pochi di arricchirsi sulle spalle di questa povera gente in fuga verso paesi liberi per una vita migliore.
Ecco perché è necessario rivedere l’architrave degli arrivi e, soprattutto, della gestione degli immigrati.
Il tema dell’accoglienza è si un tema emergenziale, ma deve rispettare anche chi accoglie.
Per il progetto SPRAR, solo 18 sono stati i comuni della provincia di Campobasso che hanno dato disponibilità all’accoglienza; peggiore è il dato per i comuni che dovevano accogliere gli immigrati nella seconda emergenza ed ancora peggio il dato legato al bando pubblicato qualche mese fa dalla Prefettura di Campobasso: hanno risposto solo 11 attività private, di cui 2 a Campomarino.
Ed allora, rivolgendomi al Presidente Frattura, sarebbe il caso di coinvolgere tutti i comuni molisani, con la gestione degli immigrati ad associazioni no profit, nazionali. In questo modo il peso da ”sopportare” per i cittadini e per gli immigranti stessi sarebbe ridotto e l’integrazione avrebbe una marcia in più ed in questo modo si potrebbe fare di più.
Provocatoriamente, visto che siamo già in testa alla classifica delle regioni più ospitanti, si potrebbe chiedere al Governo Renzi un azzeramento del debito sanitario, proprio in cambio di tanta pacifica e serena ospitalità!

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