Un vino,un territorio/ Alto Adige- Gewurtztraminer “Nussbaumer” Tramin

Pietro Colagiovanni*

Il territorio: per capire quale importanza abbia la vite in questa zona dell’Alto Adige basti dire che il comune dove ha sede questa storica e importante cantina si chiama Termeno (Tramin in tedesco) sulla strada del vino. Con poco più di tremila abitanti Termeno,in provincia di Bolzano, sorge nella Val d’Adige a 276 metri sul livello del mare. Il vino e la vite sono la connotazione caratteristica di questa zona. Il vitigno del Gewurtztraminer si traduce in italiano proprio come Termeno aromatico.Oltre al vino, ormai famoso in tutto il mondo Termeno vanta una rinomata lavorazione del vetro e una distilleria, la Psenner, nota anch’essa per un prodotto derivato dalla vite, la grappa alla pera. Le origini del comune risalgono al secolo IX d.C. Per secoli ha fatto parte del potente principato vescovile di Trento. Nel 1777 passò agli Asburgo e divenne italiano nel 1918 alla fine della grande guerra. Nel comune da visitare ci sono la chiesa parrocchiale, la chiesetta di San Giacomo ma soprattutto i vigneti sulla collina e proprio la nuova cantina Tramin, realizzata nel 2010 e progettata dall’architetto Werner Tscholl.

Il vitigno: la bottiglia di questa settimana è prodotta in purezza con il Gewurtztraminer o Traminer Aromatico un vitigno aromatico a bacca bianca che prende il nome, come già detto, dal comune di Termeno (Tramin) dove è largamente coltivato. Le origini di questo vitigno secondo alcuni vanno ricercate in Germania, nel Palatinato o in Francia Alsazia o nello Jura, altro regione francese dove si coltiva un vitigno autoctono molto simile, il Savagnin. Come che sia oggi il Gewurtztraminer è un emblema del Trentino e dell’Alto Adige in particolare, dove dà vita a vini bianchi di altissima qualità e di grande notorietà. Inconfondibile è il profumo dei vini che genera, un marchio di fabbrica fatto di frutta tropicale, spezie e canditi.

Il vino: la cantina Tramin come abbiamo visto è una cantina che porta il peso della storia della viticoltura altoatesina. Fondata nel 1898 dal parroco Christian Schrott, allora deputato del parlamento austriaco oggi ha 260 ettari di vigneti nella zona di Termeno, dove il microclima è particolarmente favorevole per la produzione di vini di qualità. La coltivazione avviene con il rigido rispetto di pratiche ecocompatibili ed ecosostenibili. Con 1.800.000 di bottiglie all’anno l’azienda offre una grande varietà di prodotti con tutti i nomi classici della vinificazione altoatesina (Chardonnay, Pinot Nero, Lagrein, Muller Thurgau ecc). Il Gewurtztraminer resta però, per ovvie ragioni, il prodotto di punta della cantina e a lui sono dedicati il 25% dei vigneti. Il Nussbaumer, dal maso storico in cui nasce in località Sella, è una delle glorie assolute di Tramin ed ha ricevuto negli anni riconoscimenti e premi ovunque. La bottiglia in esame è dell’annata 2018, già premiata con il massimo dei voti dal Gambero Rosso. Fermenta in autoclave e affina 11 mesi in acciaio. Il colore è il classico giallo paglierino con riflessi dorati tipici del Gewurtztraminer. I profumi sono intensi e sono quelli tipici: aromi di frutta sui toni tropicali, sentori di cannella e di spezie. La forte struttura del vino (15 gradi), il suo calore in gergo tecnico, impatta molto anche sul naso e compartecipa forse in modo un tantino eccessivo al bouquet di profumi. Al sorso abbiamo un vino importante, quasi solenne, morbido e caldo. Il rischio è che l’importanza divenga un tantino ingombrante anche a causa di un’acidità non particolarmente percepibile. Si tratta ovviamente (e non poteva essere altrimenti) di un vino di qualità ma nel mio personalissimo giudizio questa edizione 2018 mi sembra un tantino sotto tono. Gli abbinamenti consigliati sono quelli con piatti di una certa consistenza: zuppe di pesce, primi in bianco col pesce, grigliate di pesce

Valutazione: 3,375/5

Prezzo medio: 25 euro

Rapporto qualità/prezzo: non particolarmente favorevole

* fondatore del gruppo Terminus, comunicatore, sommellier Ais

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