Termoli/Compagno violento allontanato dai Carabinieri dai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima

I Carabinieri della Compagnia di Termoli (CB), nel corso della mattinata, hanno dato
esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare del divieto di
avvicinamento ai luoghi frequentati da una donna 51enne, vittima di maltrattamenti e
lesioni aggravate, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Larino (CB) nei confronti di un
39enne, senza fissa dimora.
Sul capo dell’uomo pende l’accusa di avere reiteratamente maltrattato ed usato
violenza fisica e psicologica nei confronti della compagna convivente; reati peraltro
previsti e puniti dagli articoli 572, 582 del Codice Penale, aggravati ai sensi del
combinato disposto di cui agli articoli 576, 577 e 585 del Codice Penale.
Il provvedimento in questione è scaturito dalla piena condivisione da parte
dell’Autorità Giudiziaria di Larino (CB) – in prima battuta da parte del P.M. titolare
del fascicolo e poi anche da parte del G.I.P. che ne ha accolto la richiesta di emissione
di idonea misura cautelare – delle risultanze dell’attività investigativa, avviata dai
Carabinieri del N.O.R. Sezione Radiomobile della Compagnia di Termoli (CB) in
seguito alla denuncia della donna ormai stanca dell’amore “malato”, da parte del
compagno convivente, fondato su prevaricazioni fisiche e morali e condotte violente.
Le immediate indagini avviate dai militari, grazie soprattutto alla coraggiosa denuncia
della vittima e sotto la costante direzione della competente Procura della Repubblica
di Larino (CB), avevano permesso in particolare di accertare che l’uomo, sin dal 2019

fino al 22 dicembre 2022, data quest’ultima nella quale la donna si era presentata al
pronto soccorso dell’ospedale di Termoli (CB) per ricevere le cure mediche dopo
l’ennesima aggressione subita, si era reso responsabile di reiterati comportamenti
violenti ed oltremodo vessatori, anche dovuti all’abuso di sostanze alcoliche, più volte
sfociati in aggressioni fisiche e verbali, ogni qual volta che la donna tentava di
rivendicare la propria libertà, fosse questa espressa nell’uscire di casa, anche per
cercare lavoro o, semplicemente, di poter utilizzare il proprio telefono cellulare. In
questa, come in altre analoghe circostanze, la denuncia della vittima, la fattiva
collaborazione dei cittadini ed il tempestivo intervento della polizia giudiziaria, nello
specifico dei Carabinieri, sotto la capillare supervisione dell’Autorità Giudiziaria,
grazie anche alla normativa in materia di “Codice Rosso” e “Violenza di Genere”,
hanno consentito di fornire una risposta adeguata atta a garantire che la situazione non
sfociasse in più gravi conseguenze.

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