Sport/ Erano gli anni del basket femminile a Campobasso…(prima parte)

di Stefano Manocchio

Abbiamo trattato ampiamente il periodo degli anni d’oro del basket maschile campobassano; è stata un’esperienza molto bella, con decine di interviste ed ognuna di quelle ha riaperto in me (e spero anche nei lettori) lo scrigno dei migliori ricordi giovanili, quando riuscivo a ‘respirare’ la pallacanestro prima da giovane giocatore nel campionato locale e poi da giovane giornalista e ‘nel mezzo’ da giovane tifoso. Adesso il basket maschile a Campobasso è di fatto inesistente, mentre quello femminile è ai massimi livelli, con la Magnolia che dà lustro a tutto lo sport cittadino, ben figurando in serie A. Forse non tutti sanno che la pallacanestro femminile aveva avuto già dei trascorsi, certo non ai livelli alti di quella attuale, ma che comunque avevano dato un significato di rilievo a quella pratica sportiva. Come sempre avviene dopo la fase bella c’è quella brutta; poi, per fortuna, la rinascita con l’impegno della famiglia Ferro. Memoria storica di quel basket dei primordi e non solo è stato Luigi Maiella, noto nell’ambiente cestistico per la sua lunga esperienza arbitrale, ma che ha avuto un ruolo niente affatto secondario anche nello sviluppo del fenomeno cestistico nel capoluogo di regione. Con lui abbiamo pensato di tracciare un excursus storico del basket femminile dalla fase pionieristica in Molise.

Come si dice in questi casi: partiamo dall’inizio

“Era la fine degli anni’60 e un pomeriggio mi venne a chiamare un caro amico, Tonio Iannaccone, e mi invitava a seguirlo al Centro Antoniano dove si cominciava a formare un gruppo di giovani da avviare alla pallacanestro- dice in premessa Maiella. Il Centro Sportivo Antoniano, che faceva capo alla parrocchia di S. Antonio di Padova a Campobasso, era nato da alcuni anni per volere di un gruppo di persone e sotto la guida dell’allora parroco padre Luigi Catucci, persona molto carismatica e ben voluta in tutta la città. Alla sua prematura scomparsa il suo posto come guida spirituale del C.S.A. venne preso da padre Costanzo Martino che sposò pienamente il progetto in essere. In quell’ambito conobbi quelli che erano i dirigenti-fondatori: ricordo il presidente Nino Fabbricatore, i suoi consiglieri, Raffaele Rivellino, Mario Rivellino, Antonio Iacobucci, Carmine Lucarelli, Enzo Battista, Michele Trotta, Antonio Macchiarola, Lucio Meccanici, Gino Mossolino, Lucio Amatuzio, Angelo Pagliani, Sandro Anzini e altre persone di cui non ricordo i nomi. Le attività del Centro spaziavano dalla scherma, seguita dal prof. Amatuzio, alla pallavolo seguita dal sig. Pagliani, dal calcio con Lucio Meccanici e per finire alla pallacanestro con Enzo Battista e Gino Mossolino. Questi, originario di Bari, aveva trascorsi da giovane come giocatore nella squadra del CUS che aveva militato in serie A.

In quegli anni il movimento giovanile della pallacanestro ebbe un notevole successo con molti ragazzi che si avvicinavano, si pensi che si poté organizzare un campionato juniores con solo le squadre del CSA. Cominciai a sgambettare ma giocare non era per me e allora sposai un altro progetto messo su dal CSA con il comitato regionale FIP presieduto dal compianto prof. Luigi Artese di Termoli, quello di creare una sezione arbitri in regione e, insieme ad altri giovani (circa 20) mi iscrissi al corso arbitri che si tenne a Campobasso (il formatore era un arbitro abruzzese, Bellisari se ricordo bene il nome). Da lì cominciò la mia collaborazione con la Federazione Pallacanestro, prima arbitrando i campionati giovanili regionali, poi con incontri di serie D in provincia di Foggia e in Molise, negli anni seguenti poi con vari ruoli nel Comitato Regionale Molise come delegato provinciale, responsabile arbitri e designatore. Poi, per motivi di lavoro andai fuori Campobasso, rientravo il fine settimana e continuavo ad arbitrare. Ricordo perfettamente la collaborazione sia con il prof. Luigi Artese che con il sig. Giuseppe Sabetta, padre di Enrico, allora Presidente del Comitato Regionale FIP. Del C.S.A. ricordo con piacere quello che è stato il motivo che poi mi ha spinto verso la pallacanestro femminile. Infatti, è lì che è nata una squadra femminile di Campobasso, sotto la guida di Enzo Battista. Ricordo alcune atlete: Anna Sabelli, Giovanna Rivellino, Gianna Nerilli, Rosa Tatavitti, e altre. In quegli anni il CSA organizzò anche un torneo Femminile Internazionale con la partecipazione della squadra del CSA, Il Vicenza di serie A e la Jugoplastica di Spalato. Da questo seme cominciò tutto il percorso della pallacanestro femminile di Campobasso, con il prof. Filipponio, con Raffaele Rivellino, con Sandro Anzini, con Umberto Anzini e Leo Di Marzio”.

Luigi Maiella ‘consegna’ la maglia a Flavia Castorani

Parliamo adesso del livello agonistico, con la partecipazione ai vari campionati regionali o nazionali

“La mente storica del basket campobassano, il prof. Filipponio, ricordava dell’esperienza del basket femminile a Campobasso negli anni 50 con il prof. Napolitano, un’esperienza che non ebbe un buon seguito. Nonostante mi fossi allontanato, continuavo a seguire la pallacanestro femminile di Campobasso, ricordo le squadre di allora che partecipavano ai campionati abruzzesi, dal 1985/86 con il C.S.A. Foreste Molisane con Leo Di Marzio come allenatore e Perrone, Rusconi, Palmieri, Filipponio, Pedata ed altre come atlete. Anno seguente, serie C 1987-88 sempre CSA Foreste Molisane, se ricordo bene vi fu un nuovo assetto societario; oltre ad Enzo Battista in società vi erano Nillo Filipponio, Rosaria Perrone, Tonino Iacobucci, Lagonigro, ad atri di cui non ricordo il nome. In panca Leo Di Marzio, con sul parquet elementi di indubbio valore con Lorella Rusconi, Wanda Campiglio, Antonietta Ceddia, tutte con esperienza di serie B e le locali Daniela Filipponio, Antonella Palmieri (attuale presidente della Magnolia), Teresa Pedata, Rossella Zollo, le cugine Scasserra, Ester Perrone ed altre. Fu quest’anno che si sfiorò la promozione in serie B con spareggi play off con due compagini di Foggia. Nell’ anno seguente 1988-89 cambiò lo sponsor, con la Del Giudice e si partecipò al campionato di serie C abruzzese, allenatore Leo Di Marzio; e in squadra oltre buona parte del roster dell’anno precedente, vennero inserite Cannarsa, Cardinale, Colavecchia ed altre. Sempre come ABC Del Giudice, l’anno seguente 1989-90 sempre serie C con una squadra di tutto rispetto, allenatore confermato Leo Di Marzio, assistente Rosario Filipponio e squadra con la Rusconi, Daniela Filipponio, Marinda Scassera, Silvia Cianciullo, Marcantonio; queste erano alcune. Anno sportivo1990-91 e 91-93 nuovo sponsor Fur.Sol Impianti sempre serie C , cambio d’allenatore, in panchina Antonio Landolfi e squadra confermata con qualche nuovo innesto”.

Poi successe qualcosa…

“Arriva ad un certo punto il momento di chiedere quale strada devi percorrere: e allora c’è stato un ulteriore arrivederci alla pallacanestro, famiglia e lavoro, e per gli anni a seguire persi quasi del tutto i contatti con il mondo della pallacanestro femminile, però ricordo che sia Leo Di Marzio che Umberto Anzini continuarono su questo progetto. La passione rimane sempre e rientrato a Campobasso accettai di collaborare con Umberto Anzini che nel 2002 formò una squadra femminile, l’Eurobasket, che partecipava al campionato regionale Abruzzese di serie C. La guida era affidata a Angelo Cappuccio e ne facevano parte Matilde Capozzi, Rita Pirosanto, Silvia Reale, Francesca Di Nucci, Alice Mandrone, Cristina Cefaratti e altre. Da ciò si era risvegliata pienamente la passione per la pallacanestro. Negli anni successivi (2005-06 e 2006-2007) insieme ad altri amici (Mimmo Fazioli, Annamaria Fazioli, Elena Di Brino e alti) formammo una nuova società la Smith College Bk, prendendo il nome dal college americano dove fu giocata la prima partita di basket femminile. Di buon auspicio? Si affiancò a noi anche Mario Di Matteo, che poi mi ha seguito come vicepresidente fino all’ultimo anno di attività, ed è stato anche il primo sponsor STUDENT POINT”.

(fine prima parte…)

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