Siccità/ Coldiretti chiede carburante di soccorso a costo agevolato per salvare i raccolti

In considerazione del grave periodo di difficoltà che le aziende agricole e zootecniche stanno vivendo a causa della siccità, Coldiretti Molise ha chiesto alla Regione un’assegnazione aggiuntiva di carburante agricolo da utilizzare per l’irrigazione di soccorso. In una lettera inviata all’Assessore regionale all’agricoltura, Nicola Cavaliere, il Delegato Confederale ed il Direttore Regionale, Giuseppe Spinelli e Aniello Ascolese, hanno evidenziato che questa misura “sarebbe una risposta tempestiva e concreta che va ad alleggerire gli ulteriori costi del gasolio che le aziende agricole stanno sostenendo per salvare i raccolti”.

“Senza l’irrigazione di soccorso – spiegano i dirigenti di Coldiretti – avremo raccolti dimezzati e rese ancora più basse di quelle che abbiamo oggi a causa della siccità e dell’assenza di precipitazioni. Le prossime settimane saranno dure e cruciali per il nostro settore con l’emergenza idrica che ha già compromesso il 30% della produzione agricola; per questo la possibilità di acquistare un quantitativo aggiuntivo di gasolio agricolo ad aliquota agevolata rappresenta, in questa fase, un elemento immediato di sostegno al settore, già duramente colpito da due anni di pandemia e rincari per i costi dell’energia e per la conduzione dell’azienda più in generale, che arrivano fino al 170%”.

Ma il problema siccità è solo la punta dell’ iceberg. Infatti, per Coldiretti “lo tsunami di rincari per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari, sta mettendo in crisi i bilanci delle imprese agricole dove una su dieci (11%) è a rischio chiusura secondo Crea. Nelle campagne – continua l’Organizzazione – si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio. Nel sistema agricolo – spiega ancora Coldiretti – i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre tra i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. Il comparto alimentare – prosegue l’Organizzazione – richiede invece ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro”. 

Per garantire un futuro di sostenibilità economica e di approvvigionamento energetico anche alla luce del conflitto in Ucraina e delle sue conseguenze su rifornimenti e prezzi, Coldiretti aveva inserito nel pacchetto di proposte presentato al Governo Draghi, in occasione della grande mobilitazione di febbraio, la possibilità di installare pannelli fotovoltaici sui tetti delle stalle e cascine senza consumo di suolo. Un’opportunità, conclude Coldiretti, che si è concretizzata con la pubblicazione del bando da 1,5 miliardi di euro da parte del Governo per aumentare la sostenibilità, la resilienza e l’efficienza energetica del settore. 

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