Saranno colte le opportunità costruite per la ripartenza del Molise?

Il dato fornito dal sistema informativo “Excelsior”, curato da ANPAL e Unioncamere che con monitoraggio costante delle previsioni di assunzione da parte delle imprese, prevede per il Molise circa 3500 assunzioni per il trimestre agosto ottobre 2017.

Circa 2300 per la provincia di Campobasso e 1200 per Isernia, gli effetti maggiori si avranno nelle aree industrializzate. Il dato è utile per accompagnare e orientare le prossime azioni di politiche attive del lavoro da mettere in capo e per sfruttare al meglio le varie opportunità create sul territorio regionale, dalle aree di crisi ai bandi in uscita.
Le assunzioni programmate dalle aziende vedono ancora trainante il settore dei servizi al 70%, l’industria al 16% e l’edilizia al 14%.
Le piccole imprese accoglieranno il 76% dei nuovi assunti pari a 2630, le medie, il 18% pari a 630 e quelle grandi il 6% pari a 190.
Una buona notizia è che i contratti a tempo indeterminato aumentano finalmente e sono al 34,3%, è ovvio che si spera che i dati siano strutturali e sempre con tendenza in aumento.
Il Molise rimane sotto la media per l’apprendistato e il lavoro somministrato.
Bisognerà a questo punto avere sul territorio regionale, capacità nell’orientare i lavoratori che devono essere collocati o ricollocati, verso percorsi mirati di formazione e qualificazione, tenendo conto che le aziende richiedono, determinate professionalità.
In due assunzioni su tre è richiesto un diploma e una qualifica professionale.
Le professioni non qualificate rappresenteranno solo il 20% del totale delle assunzioni, pari a circa 700 sui 3500 previsti.
La richiesta dei giovani si attesta intorno al 30%, quello verso le donne è intorno al 20%.
E’ da qualche tempo che lavoriamo sulle varie opportunità per permettere il rilancio occupazionale nella nostra regione.
Ora diventa necessario raccogliere i frutti e per farlo bisogna continuare a operare facendo fronte comune su ogni situazione e soprattutto quelle delle vertenze più critiche.
La preoccupazione maggiore è sempre nei tempi, perché le previsioni delle aziende si basano su uno sviluppo che va in concorrenza con altri territori cogliendo sì le opportunità.
L’attrattività e le opportunità sono importanti, ma come si sa, l’imprenditore sceglie sia in base ai vantaggi derivanti ma con obiettivi temporali non di lungo termine e se scoraggiato va altrove.
Continueremo a dare il nostro contributo come CISL a tutti i livelli dalle RSU alle federazioni e ai livelli nazionali per rendere concreto previo le opportunità create quanto costruito insieme nei vari tavoli, regionali e nazionali al fine di vedere nei fatti il rilancio occupazionale in Molise.
Notaro (Cisl AbruzzoMolise)
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