Riforme costituzionali, Niro all’Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti

vincenzo niro presSi e’ conclusa ieri pomeriggio a Roma l’Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali, a cui ha preso parte il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Vincenzo Niro. Nel corso dei lavori la Conferenza ha proseguito il confronto serrato sulle riflessioni in merito al testo di proposta di riforma istituzionale già approvata nella sessione del 20 febbraio, anche alla luce della proposta di disegno di legge costituzionale, presentato al Consiglio dei Ministri il 12 marzo scorso, di riforma della parte seconda della Costituzione in merito al superamento del bicameralismo perfetto ed alla modifica del Titolo V.

Il vertice di Palazzo Moffa ha sottolineato che non si può concepire un’Italia unita se non fondata su principi costituzionali che garantiscano in modo egualitario tutte le Regioni.
Durante l’Assemblea, così come richiesto dal Presidente Niro nella riunione precedente, ed auspicato anche dal presidente della Conferenza Stato-Regioni, Errani, è stata accolta la necessità di arrivare a un disegno di riforma costituzionale unitario, condiviso dalla Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, da sottoporre al governo. Sono stati pertanto delegati la Presidente Palma Costi (Emilia-Romagna) e il Presidente Raffaele Cattaneo (Lombardia) a rapportarsi con la delegazione della Conferenza delle Regioni per il raggiungimento di tale obiettivo. E’ stata confermata, inoltre, la data del 2 aprile prossimo per lo svolgimento delle sedute monotematiche dei Consigli regionali nelle quali portare all’attenzione delle Assemblee il documento di indirizzo sulle riforme, adottato il 20 febbraio, e successivamente sottoposto ad integrazioni e modifiche.
La comune volontà di raggiungere un accordo unitario trova conferma nella decisione assunta dalle due Conferenze, delle Regioni e dei Consigli regionali, di promuovere per lunedì 14 aprile un incontro tra le Regioni volto a dirimere eventuali divergenze di vedute.

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