Di Brino: Revoca del parere favorevole al raddoppio ferroviario

di brino sinokIl sindaco Basso Antonio Di Brino e l’assessore Vincenzo Sabella, assieme ai dirigenti Alfredo Dalla Torre e Silvestro Belpulsi,  hanno partecipato nel pomeriggio di ieri ad una riunione tenutasi presso la sede delle Ferrovie dello Stato a Roma, per proseguire il dialogo finalizzato alla soluzione di due problematiche: la prima riguarda le compensazioni chieste dal Comune di Termoli per il progetto del raddoppio Ferroviario; la seconda riguarda invece l’annosa vicenda relativa ai parcheggi di Piazza Donatori di Sangue, Via Campania e Via Duca degli Abruzzi, della quale si è già discusso in una precedente riunione che si è tenuta sempre a Roma il 19 settembre scorso.

“Stiamo proseguendo la serie di incontri con le varie società che fanno capo alle Ferrovie dello Stato – ha commentato Di Brino – per risolvere le note problematiche ereditate dal passato. L’incontro a cui abbiamo preso parte ieri pomeriggio a Roma è stato utile per capire quali fossero le effettive intenzioni di R.F.I. in merito alle compensazioni chieste dal Comune di Termoli a seguito del parere favorevole rilasciato dal Comune sul progetto di raddoppio ferroviario, e quali fossero i reali propositi delle Ferrovie dello Stato sulla vicenda relativa ai parcheggi di Piazza Donatori di Sangue, Via Campania e Via Duca degli Abruzzi.
Nel corso della riunione abbiamo purtroppo preso atto che R.F.I., modificando le sue posizioni iniziali in merito al tema della compensazioni chieste dal Comune di Termoli per il progetto del raddoppio ferroviario, ha dichiarato di non poterle prendere in considerazione visto che attualmente il secondo lotto dell’opera non è stato finanziato dal Cipe. A questo punto, avendo subordinato il mio precedente parere favorevole proprio alla previsione di una compensazione per questo territorio e non vedendo alcun riscontro da parte di R.F.I su questo importantissimo tema, ho risposto che la nostra Amministrazione comunale avvierà già nella mattinata di domani la procedura di revoca del parere favorevole al raddoppio ferroviario.
Per quanto concerne invece il problema legato alla proprietà dei terreni su cui insistono alcuni parcheggi cittadini, abbiamo contestato come prima cosa il titolo di proprietà del parcheggio di Piazza Donatori di Sangue: i vertici delle Ferrovie, pur dichiarando di essere in possesso del documento che attesta la proprietà del terreno, non lo hanno ancora esibito. A questo punto abbiamo rinviato la visione di questo titolo al prossimo incontro, ma nel frattempo, nel caso fosse ne confermata la titolarità, ci siamo dichiarati disponibili a rivedere il contratto di locazione.
Per il parcheggio multipiano di via Campania e per l’area del parcheggio di via Duca degli Abruzzi, noi abbiamo mantenuto la precedente posizione dando la disponibilità a trovare un accordo che possa comunque sbloccare la situazione, avendo però informato i vertici delle Ferrovie dello Stato che la struttura comunale ha riscontrato una posizione anomala rispetto ad alcuni alloggi di servizio esistenti in via Molise; questi immobili di proprietà di Ferrovie dello Stato, infatti, sono stati costruiti come alloggi per servizi, ma negli anni ‘90 e 2000, pare siano stati venduti sia ai dipendenti che ad altri soggetti, modificando di fatto la destinazione d’uso. In questo caso R.F.I., secondo quanto previsto dalla cosiddetta “Legge Bucalossi”, dovrebbe pagare al Comune gli oneri di urbanizzazione e rilasciare le aree “a standard”.
La trattativa, fermo restando che il Comune di Termoli è intenzionato a far valere le proprie ragioni in ogni sede, procede sul seguente fronte: Ferrovie dello Stato stabilirà il valore delle aree su sui insistono attualmente i parcheggi, mentre il Comune verificherà gli oneri di urbanizzazione delle aree e procederà ad una verifica urbanistica di tutte le unità immobiliari di proprietà delle Ferrovie, al fine di accertare se tali immobili sono stati utilizzati come residenziali o come alloggi provvisori, comprendendo in questa lista anche tutti i locali dell’attuale stazione ferroviaria (bar, farmacia, uffici, ecc.). Appena avremo ulteriori informazioni in merito, programmeremo un nuovo incontro per vedere, eventualmente, se ci sono i termini per un accordo transattivo”.

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