Regione: approvato Odg su preservazione e il rafforzamento dell’autonomia territoriale ed istituzionale del Molise

Il Consiglio Regionale, presieduto dal Presidente Vincenzo Cotugno, ha approvato nella seduta di venerdì 27 novembre 2015, all’unanimità, un Ordine del Giorno, a firma di tutti i Consiglieri regionali, sulla preservazione e il rafforzamento dell’autonomia territoriale ed istituzionale del Molise. Il testo del provvedimento è frutto del lavoro di sintesi del dibattito svoltosi in una precedente seduta dell’Assise, fatto da una mini commissione, che ne aveva avuto specifico incarico dalla Conferenza capigruppo, vista l’unanimità delle posizioni espresse sull’importante tema da tutti gli esponenti di maggioranza e opposizione. La mini commissione era composta dai Consiglieri Niro e Lattanzio, per la maggioranza, e Fusco e Federico, per le minoranze. L’Ordine del Giorno, ricordando il percorso politico istituzionale che portò con legge Costituzionale del 1963, all’istituzione della XX Regione d’Italia, dando così conclusione positiva ad una battaglia iniziata dal movimento autonomistico regionale sin dagli inizi dello scorso secolo, evidenzia come il progresso del Molise ed il benessere della sua intera comunità, a livello sia economico che sociale e amministrativo, si sono potuti concretizzare soltanto con il riconoscimento di quell’autonomia istituzionale, la cui assenza nel passato aveva costretto i molisani a dipendere dagli uffici pubblici disseminati in ben sette regioni contermini. Si rileva poi nel provvedimento votato all’unanimità che le azioni ed i programmi messi in campo e che hanno consentito al Molise, ad esempio, di crescere economicamente e socialmente fino ad uscire dal cosiddetto Obiettivo 1, rappresentano il frutto dell’attività che solo una governance regionale può esercitare, interpretando direttamente le istanze e le richieste del territorio e della comunità molisana.
I Consiglieri Regionali del Molise sottolineano quindi come la stabilità del tessuto sociale è invece concretamente minacciata da ricorrenti iniziative statali che, in ragione di finalità legate puramente alla riduzione della spesa pubblica, prefigurano scelte incomprensibili ed inappropriate –quali ad esempio la soppressione della Corte d’Appello o di altri uffici giudiziari e amministrativi, come le Prefetture e Questure- che ridurrebbero, in termini di sicurezza pubblica, la presenza dello Stato nel territorio e comprometterebbero le garanzie giurisdizionali fondamentali dei cittadini.
L’Assise, allora, esprime viva preoccupazione e fondatissime perplessità per quelle proposte parlamentari di ridisegno del quadro regionale italiano elaborate secondo criteri che denotano un’evidente insensibilità politica nel non voler comprendere le fondamenta etiche, culturali e fisiche che hanno puntellato, nella sua lunga storia, la coesione identitaria del Molise. “L’adozione –si legge ancora nell’OdG- di decisioni limitative dell’autonomia regionale e finanche decisive del territorio del Molise costituirebbe una lesione insanabile dell’identità sociale, configurando un’applicazione irragionevole del principio costituzionale di uguaglianza, ignorando la tutela delle minoranze linguistiche presenti nella regione, alterando il bilanciamento dei diritti aventi rilevanza costituzionale nei confronti di una comunità penalizzata da sacrifici eccessivi rispetto a tutte le altre realtà regionali, così determinando una sostanziale disapplicazione del principio della generalità della legge che ammetterebbe per alcuni cittadini trattamenti penalizzanti rispetto a tutti gli altri”. “I problemi e le sfide impongono invece -conludono le premesse dell’Ordine del Giorno- di rafforzare l’autonomia regionale, caratterizzandola con una più marcata specialità e dotandola degli strumenti normativi ed operativi tali da corrispondere alle attese dei cittadini ed all’esigenza di continuare a promuovere lo sviluppo dell’intera comunità molisana”. L’intero Consiglio Regionale, pertanto, impegna il Presidente della Giunta a rappresentare al Presidente della Repubblica, al Governo ed al Parlamento l’assoluta necessità di preservare e rafforzare l’autonomia territoriale ed istituzionale del Molise che, sola, può interpretare e dare soluzione alle richieste dei cittadini ed alle prospettive di sviluppo, evitando quindi di assecondare iniziative politiche e di assumere decisioni che determinerebbero gravissime conseguenze per l’integrità territoriale e sociale di una regione e di una comunità che sarebbero condannate ad un irreversibile e pericoloso ritorno al passato, che proprio l’istituzione regionale e l’adeguata presenza dello stato hanno storicamente evitato, dando fiducia ai molisani ed alla loro capacità di costruire il proprio futuro. Sono intervenuti per dichiarazione di voto, prima dell’approvazione compatta da parte dell’Aula dell’Ordine del Giorno, i Consiglieri Lattanzio, Federico, Fusco, Niro, Petraroia, Monaco, Iorio e Totaro. Ha concluso il dibattito il Presidente della Regione Frattura.
Si è quindi passati all’esamina della proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale concernente l’ “Istituzione del Garante regionale dei diritti della persona”. Dopo la discussione generale, in cui sono intervenuti oltre al Relatore del provvedimento, Totaro, i Consiglieri Lattanzio, Fusco, Niro e Manzo, la seduta è stata sospesa per le condizioni meteo avverse che hanno determinato grossi disagi nel basso Molise e in altre aree della regione. La discussione della proposta di legge, ha detto il Presidente Cotugno, continuerà nella prossima seduta del Consiglio Regionale di martedi 1° dicembre. In mattinata, prima di iniziare l’esamina dei vari argomenti iscritti, il Presidente Cotugno ha chiesto all’Aula di osservare un minuto di silenzio in rispetto delle vittime degli atti terroristici di Parigi e contro ogni forma di violenza.

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