Presentato il movimento Confederazione Civica

Presso la tipografia Palladino a Campobasso, ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione di CONFEDERAZIONE CIVICA, un’aggregazione di movimenti nati sul territorio molisano e che hanno deciso di unirsi in vista delle prossime elezioni regionali del 2018. L’evento è stato un successo sia di pubblico che di consensi, tanto da animare ancor di più le motivazioni, le idee e gli obiettivi alla base della grande coalizione per il rilancio e il riscatto del Molise e, soprattutto, per riaccendere interesse e partecipazione dei cittadini alla vita politica regionale.

Il tavolo dei relatori era composto dai maggiori rappresentanti di ogni singolo movimento civico aderente alla confederazione.

Antonio D’Ambrosio, rappresentante di Alleanza Civica Molise, ha moderato e introdotto i lavori.
“Se vogliamo immaginare un percorso da intraprendere – ha spiegato D’Ambrosio – è quello di riportare i cittadini alla partecipazione, è quello di restituire e assicurare loro la speranza e la possibilità di tornare a credere in qualcosa, di tornare a votare da protagonisti.
Oggi non vi aspettate un nome, siamo infatti dell’opinione che un’inversione di rotta non avviene con un nome perché, com’è già successo in passato, quando ci si aggrega attorno ad un nome, si perde di vista l’interesse generale. Vogliamo riproporre una metodologia che abbia i caratteri di partecipazione e democrazia. Organizzeremo perciò delle giornate di ascolto e di incontri sul territorio, durante cui ci confronteremo sulle linee programmatiche e ascolteremo le opinioni dei cittadini per quanto riguarda il candidato o i candidati in Consiglio regionale. Siamo disponibili ad aperture di alleanze, attraverso un progetto politico serio e non temporaneo, utilizzando gli strumenti della democrazia, sempre considerando – ha concluso D’Ambrosio – che la partecipazione dei cittadini alla vita politica resta fondamentale per le nostre scelte future”.

Il moderatore ha passato poi la parola ad Antonio Tedeschi, presidente e leader di Creare Futuro, che parte con l’analisi del ruolo focale della responsabilità.
“Se la regione Molise si trova in questa situazione, un pizzico di responsabilità ce l’abbiamo tutti quanti. La può avere chi ha votato, chi ha amministrato, chi si è candidato, chi si lamenta e non fa nulla per cambiare le cose. Creare Futuro – ha dichiarato Tedeschi – è nato proprio sulla base del senso di responsabilità. Si dice che sbagliare è umano ma perseverare è diabolico. Ebbene, noi non siamo più disposti a perseverare, vogliamo dare un segnale forte a questa regione ma, ancora prima di salvare la regione, dobbiamo salvare i molisani. Dobbiamo dare una speranza concreta a tutti i giovani che guardano con occhi di invidia ai propri genitori, con la convinzione che non riusciranno mai a realizzarsi, a mantenere una famiglia, a costruire una casa, ad avere un ruolo nella società. Una regione che non dà futuro ai propri giovani, che regione è? Confederazione Civica vuole rottamare quella vecchia politica che ha portato al disastro del Molise e faremo di tutto per riuscirci, estraniandoci totalmente dalla spartizione di portoni. Stiamo cercando un candidato presidente credibile, una persona seria, onesta, ma soprattutto capace e non vogliamo nomi “usati”, complici del declino del Molise, causato appunto da una mala politica che va avanti di anni. Confederazione Civica – ha terminato il leader di Creare Futuro – vuole costruire un Molise regione di benessere, un Molise regione di lavoro, un Molise regione di cultura e turismo, ma soprattutto un Molise regione di opportunità, opportunità per quelle persone che non ne hanno mai avute”.

E’ intervenuto a questo punto Giampaolo Presutti, rappresentante del movimento MoliseNostro. “MoliseNostro è stato fondato qualche mese fa e siamo nati ‘dal basso’, siamo amici che sentivano l’esigenza di superare il momento di lamento per passare all’azione. Quando le persone sono stimolate alla partecipazione – ha spiegato Presutti – danno il loro contributo anche in maniera costruttiva e ascoltarle è un elemento essenziale e che ci contraddistingue. Non mettiamo in discussione il valore della politica, bensì la funzione che ha avuto in Molise negli ultimi anni. Non dobbiamo farci distrarre da temi pragmatici, dalla scelta del presidente, dalla domanda ricorrente ‘Con chi state?’, perché non è ‘noi con chi stiamo’, ma ‘Chi sta con noi?’. Stare con qualcuno – ha continuato Presutti – fino ad oggi ha significato delusione e fallimento e non ci interessa. L’idea di unirci in una grande coalizione è forte e ci siamo incontrati in maniera spontanea. Invitiamo perciò le persone di buona volontà, le associazioni, i movimenti politici e non ad aderire e a far parte del nostro ‘contenitore’ per contribuire a darci forza e a darci una possibilità per fare del bene ai molisani e a tutto il Molise”.
Il leader di MoliseNostro, ha infine ritenuto necessario fare una considerazione sull’assenza del gruppo ‘Rai’ alla conferenza stampa: “Tutte le maggiori emittenti locali e gli organi d’informazione sono stati presenti all’appuntamento, meno che la Rai, nonostante invito formale inviato con largo anticipo. Sono personalmente amareggiato da questa assenza, vista l’importanza dell’incontro appena concluso”.

E’ toccato poi a Massimo Romano e Giacomo Lombardi, rispettivamente il leader e il maggior rappresentante di Coscienza Civica.
“Il nostro – ha spiegato Lombardi – è un movimento nato dalla voglia di riscatto e dalla voglia di agire per il bene della regione. La gente, nonostante tutto, vuole ancora partecipare alla vita politica e amministrativa e perciò dobbiamo dire basta alle decisioni calate dall’alto e da metodi errati, ben vengano invece le soluzioni condivise e trasparenti. C’è bisogno di freschezza, di facce e metodi diversi, di idee e menti migliori. Un rinnovamento è necessario per dare una nuova alternativa alla regione e con questa alleanza civica siamo sicuri di raggiungere un grande risultato. Ognuno di noi mantiene la propria autonomia, ciò che ci unisce sono gli argomenti e l’idea che abbiamo del Molise. Sono sicuro – conclude – che oggi nasce una bella pagina di nuova politica per la regione.

Massimo Romano ha approfondito il discorso elencando i presupposti necessari per aderire alla Confederazione.
“Costituiamo dichiaratamente un’iniziativa politico-elettorale che guarda alle prossime regionali, ma per evitare di incappare negli stessi errori che sono stai commessi in passato, e cioè dove ci si presenta agli elettori dicendo una cosa e poi facendo esattamente il contrario, noi chiediamo un impegno vincolante sulla base del nostro documento congiunto, sia di principi che di cose concrete da fare e realizzare, che sarà presentato successivamente all’opinione pubblica e che esclude assolutamente la lottizzazione di ruoli e poltrone. Rifiutiamo l’autosufficienza e avvieremo, subito dopo stasera, una fase di incontri per verificare le compatibilità e la possibilità di nuove alleanze. L’obiettivo – ha continuato Romano – è quello di vincere le elezioni e possiamo farlo solo con una proposta vincente, essenziale per marcare una distanza netta rispetto alla situazione attuale che ci vede delusi dalle aspettative che c’erano inizialmente. Punti cardine congiunti dei sei movimenti della Confederazione sono l’esigenza di un ricambio della classe dirigente, la totale assenza di conflitti d’interesse tra affari privati e ruoli pubblici (precondizione del candidato e di altri che parteciperanno al nostro percorso) che a nostro avviso rappresentano il cancro che inquina e condiziona le politiche pubbliche. Infine – ha concluso – il programma non può che essere la Costituzione e la sua attuazione, calpestata in questi ultimi anni sia a livello parlamentare che regionale: il contributo della Confederazione civica sarà proprio quello di essere garante, insieme ai cittadini, del rispetto dei valori e dei principi della nostra Costituzione. Che sia l’inizio di un percorso vittorioso”.

La parola è passata poi a Michele Barone, rappresentante di Uniti per la Costituzione.
“Il problema che noi crediamo esista oggi in relazione ai partiti politici – ha dichiarato Barone – risiede nella carenza o talvolta nella totale assenza di metodo democratico sia nella propria attività esterna ma anche all’interno dei partiti stessi, che attualmente non hanno conto delle idee dei cittadini e noi siamo qui per questo. Da civici, nutriamo amore incondizionato per la democrazia , ci siamo organizzati in maniera spontanea perché non vogliamo rinunciare a dire la nostra. Ci siamo trovati dalle nostre diverse esperienze, ma intorno a grandi temi condivisi, da dove siamo partiti per condividere obiettivi, intenti e azioni future. Il lavoro è l’elemento attraverso cui ci si costruisce una posizione all’interno della società, ragion per cui tutti devono avere le stesse chance di partenza e tutti devono vivere in condizioni di equità, ponendo al centro il merito. Qualsiasi tipo di lavoro, dal più umile al più prestigioso, non può mai comportare una condizione di non dignità del lavoratore, principio sancito anche dalla Costituzione. Potenziare e rivalorizzare il meraviglioso territorio storico-naturalistico che possediamo potrebbe ad esempio essere un punto interessante di ripartenza. Dalla risoluzione dei problemi – ha concluso il rappresentante di Uniti per la Costituzione – deriva un’occasione concreta di riscatto del Molise. E per farlo dobbiamo creare, o meglio, ricreare un rapporto tra società e politica”.

Conclusi i lavori, i leader hanno sugellato la loro alleanza con la firma del manifesto di intenti condiviso e approvato da ogni singolo movimento appartenente alla Confederazione Civica.
Il moderatore D’Ambrosio, ringraziando i presenti e in particolare la stampa, ha poi rinnovato l’invito ad amici, gruppi, singoli e associazioni ad aderire all’alleanza, “per stare tutti insieme, per essere forti e poter dare una sterzata significativa e necessaria alla fase di declino che sta attraversando la regione”.

Il movimento Libera Termoli non ha potuto partecipare alla conferenza, ma nei prossimi giorni organizzerà un incontro per presentarsi al pubblico e agli organi d’informazione quale membro di Confederazione Civica.

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