Pesca/Venittelli: l’Italia non accetta la proposta del Consiglio che modifica il regolamento Ue 2017/127

Tiene sempre banco la discussione nazionale sulla pesca. L’onorevole dem Laura Venittelli nella giornata del 27 settembre ha partecipato all’audizione in videoconferenza – nell’ambito della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati – con la delegazione degli europarlamentari nella Commissione Pesca. Una sessione dedicata alle prospettive del settore e alla definizione degli stock ittici.

“Ho ribadito con riferimento alle quote del pesce spada che l’Italia non accetta la proposta del Consiglio che modifica il regolamento Ue 2017/127 nella parte in cui , al punto 2 dell’allegato, ripartisce tra sette Stati membri interessati alla pesca del pesce spada del mediterraneo la relativa quota di pesca “modificando ” il criterio di assegnazione della quota che era stato stabilito dall’Iccat – riferisce la parlamentare del Partito democratico – in sede Iccat  si era fissato  come criterio di riferimento per l’assegnazione della quota la media delle catture dal 2010-2014”. 

La deputata ha evidenziato, altresì, come la commissione europea abbia effettuato la modifica accettando il ricorso della Spagna sull’assunto che nel biennio 2010 2011 le statistiche italiane fossero viziate dalle pratiche illegali di pesca con reti derivanti”. 

“Abbiamo, invece, ribadito, assieme ai colleghi Sani, Agostini ed Oliverio, che l’Italia non è seconda a nessuno e che non accetteremo mai il diktat europeo che si basa su una proposta spagnola non corroborata da alcuna ‘prova’ o contestazione europea”.

L’onorevole Venittelli è dunque pronta a dare battaglia ancora una volta contro atteggiamenti irriguardosi dell’Unione europea rispetto alle specificità del Paese nel comparto della Pesca.

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