Musacchio: malagestione dei rifiuti causa dell’incremento del cancro

I dati sui tumori in Italia continuano a rivelare realtà impressionanti. In nostri precedenti studi il Comitato di Difesa della Salute Pubblica aveva già messo in evidenza il rapporto tra l’insorgenza dei tumori e la cattiva gestione dei rifiuti. Sono, inoltre, centinaia gli studi autorevoli e certificati che sottolineano i collegamenti tra l’eccesso di mortalità e rifiuti tossici, diossina, sversamenti illegali.

Recentemente, il Prof. Antonio Giordano, ordinario di anatomia patologica all’Università di Siena nonchè direttore dello Sbarro Institute for Cancer di Philadelphia, in un suo studio scientifico afferma testualmente: “Notavamo che esisteva un aumento di patologie tumorali, ma mentre noi continuavo a raccogliere dati e numeri, in molti, anche autorità, continuavano a sottovalutare il problema. Così abbiamo fatto un’analisi della letteratura mondiale, migliaia di lavori scientifici che riportavano il legame tra presenza di rifiuti tossici, malformazioni e aumenti di tumore”. Studi epidemiologici condotti negli Stati Uniti d’America – continua il professore – hanno visto che nei territori inquinati, le percentuali di nascite di bambini con malformazioni, calavano drasticamente dopo aver operato una bonifica. Il calo era del 20% nei primi 4 anni, percentuale che aumentava con il passar degli anni. Dopo queste autorevoli affermazioni, se noi analizziamo il grafico allegato notiamo, senza alcuna ombra di dubbio, come il livello di incidenza dei tumori in uomini e donne del Molise è quasi uguale a quello della Campania. E queste non sono chiacchiere. La tabella predetta è stata realizzata da tumori.net analizzando i dati della banca de “I tumori in Italia“. Nella tabella si leggono i tassi di incidenza per tutti i tipi di tumore, confrontando i dati raccolti nel 2000 (in rosa), con quelli più recenti del 2010 (in blu). In 10 anni (dal 2000 al 2010), l’incidenza di tumori nella popolazione è andata sempre peggiorando e l’unica regione che non ha accennato a miglioramenti in entrambi in sessi, assieme alla Campania è il Molise. E anche questo è un fatto. Nonostante l’alta incidenza tumorale, grazie al più facile accesso alle cure mediche e ai progressi oncologici, dal 2000 al 2010 si è registrata una minima diminuzione dei decessi con tassi di mortalità più bassi per tutti i tipi di tumore. Ancora una volta, però, anche questi dati risultano più negativi in Molise e in Campania, con record assoluto di tumori nelle zone con alti livelli di inquinamento e rifiuti tossici. Come possiamo essere tranquilli se fuori la porta di casa ci sono dei focolai di tumori? Come possiamo mantenere la calma se le aspettative di vita di un molisano o di un campano sono inferiori a quelle riscontrate nel resto dei paesi dell’Unione europea? Io credo che noi cittadini, potremmo muovere “azioni legali” denunciando le amministrazioni alla Corte dei Diritti dell’Uomo. Sono convinto che legalmente possiamo fare appello agli articoli che tutelano due dei diritti fondamentali della persona umana: diritto alla vita (Art. 2) e il diritto al rispetto della vita privata e familiare (Art. 8). Un altro problema che coinvolge numerosi cittadini è quello delle polveri sottili: a Venafro mi risulta che gli sforamenti dei livelli delle polveri sottili sono stati non pochi e in più, i livelli massimi di polveri sottili stabiliti dall’UE, sono di gran lunga superiori a quelli sanciti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. E anche questo è un dato di fatto. Lo scorso anno, la Corte dei Diritti dell’Uomo ha condannato l’Italia a causa della sua incapacità prolungata nella gestione dei rifiuti. La condanna della Corte dei Diritti dell’Uomo è arrivata a seguito alla denuncia di 18 coraggiosi cittadini italiani residenti proprio in Campania. Credo sia giunto il momento che anche il nostro Molise si dia una scossa!

(Vincenzo Musacchio – Presidente Commissione Regionale Anticorruzione del Molise) 

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