Movimento Legge Rifiuti Zero: appello a tutti i coordinamenti regionali e comitati locali

AGOSTO si presta alle peggiori porcate, ed infatti crediamo abbiate avuto comunicazione in questi giorni del procedimento di riclassificazione degli 85 inceneritori esistenti da impianti di smaltimento D10 ad impianti di recupero di energia R1 previsto per l’applicazione dello Sblocca Italia – legge 133/2014 – che si vorrebbe mettere in relazione all’attuazione della Direttiva europea 98/2008/CE ….. per evitare l’emergenza rifiuti nonostante che sia chiaro che la stessa Direttiva dica ALTRO: ART. 3 Definizioni 15) «recupero» qualsiasi operazione il cui principale risultato sia di permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile sostituendo altri materiali che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere una particolare funzione o di prepararli ad assolvere tale funzione, all’interno dell’impianto o nell’economia in generale.
ARTICOLO 10 Recupero 1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per garantire che i rifiuti siano sottoposti a operazioni di recupero a norma degli articoli 4 e 13.
ARTICOLO 13 Protezione della salute umana e dell’ambiente. Gli Stati membri prendono le misure necessarie per garantire che la gestione dei rifiuti sia effettuata senza danneggiare la salute umana, senza recare pregiudizio all’ambiente e, in particolare: a) senza creare rischi per l’acqua, l’aria, il suolo, la flora o la fauna; b) senza causare inconvenienti da rumori od odori e c) senza danneggiare il paesaggio o i siti di particolare interesse.
Ci vogliono ancora raggirare con questioni di FORMULE E NUMERI, legati all’efficienza energetica, per farci fessi e cambiare le carte in tavola sugli inceneritori 85 già esistenti che diventano IMPIANTI DI BACINO NAZIONALE non più REGIONALE e che potranno trattare ANCHE rifiuti speciali e rifiuti PERICOLOSI !!!!!!
Si prevedono inoltre altri 6 impianti sinora autorizzati (?) ma non entrati in esercizio, tra cui 1 in TOSCANA, 3 del LAZIO – 1 in PUGLIA – 1 in CALABRIA !!!!
La cosa grave è che il decreto prevede ben 12 NUOVI INCENERITORI localizzati in PIEMONTE – LIGURIA – VENETO per il Nord, TOSCANA (2impianti) – UMBRIA – MARCHE per il Centro, CAMPANIA – ABRUZZO – PUGLIA per il Sud e SICILIA (2 impianti) e SARDEGNA (nuove linee in quelli esistenti)
Per il LAZIO, si osserva che I TRE IMPIANTI AUTORIZZATI comprendono le DUE linee a ROMA (gassificatore di Cerroni a MALAGROTTA costruito ma fermo) – DUE linee di Cerroni ad ALBANO LAZIALE (gassificatore mai costruito) – UNA linea aggiuntiva di ACEA a S. VITTORE – Frosinone (inceneritore costruito e funzionante).
Tutto cio servirebbe a completare il quadro …. anti-emergenza, potendo FALSAMENTE AFFERMARE che cosi si chiudono le discariche, anche se tutti sanno che invece ogni inceneritore ha sempre bisogno di una DISCARICA DI SERVIZIO !!!!!
Per questo crediamo che sia opportuno lanciare una MOBILITAZIONE GENERALE, che inizi ad attivare tutte le iniziative di contrasto e di protesta ad iniziare da un PRESIDIO A ROMA il 9 SETTEMBRE in concomitanza con la riunione della CONFERENZA STATO-REGIONI che dovrebbe approvare questo Decreto del Consiglio dei Ministri, prevista alla presidenza del Consiglio in via della Stamperia 9 (Fontana di Trevi) ore 11 http://www.zerowastelazio.it/1/documentazione_271141.html
UN DECRETO VERGOGNOSO CHE VA NEL VERSO OPPOSTO DELLA “ECONOMIA CIRCOLARE” IN CUI LA COMMISSIONE EUROPEA DOVREBBE A FINE 2015 APPROVARE LA NUOVA DIRETTIVA, oltre a contrastare di fatto l’avvio di una vera FILIERA DEL RICICLAGGIO come vera fase di RECUPERO DI MATERIA.
Movimento Legge Rifiuti Zero

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