Mobilità in Deroga/ Sinistra Italiana chiede il rispetto della delibera consiliare approvata a dicembre

Il Consiglio Regionale nella seduta del 29 dicembre scorso ha deliberato all’unanimità di accogliere la richiesta di 1750 lavoratori molisani che aspettano il saldo dei 13 mesi di mobilità in deroga dall’INPS, e ha dato mandato al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore alle Attività Produttive di intervenire con il Ministero del Lavoro e con l’INPS per far assegnare un codice tecnico alle sedi provinciali INPS di Campobasso e Isernia da utilizzare per il pagamento delle indennità. I fondi pari a 8,5 milioni di euro ci sono. Le domande sono state fatte regolarmente e a tempo debito rispettando tutti i criteri e i requisiti di legge tanto è vero che l’INPS ha già pagato i primi 5 mesi del 2015.

Sussistono tutti i presupposti politici, amministrativi, normativi, ed economici, per risolvere bene la vertenza e dare un respiro concreto a quasi 2 mila famiglie del Molise alle prese con debiti, difficoltà, disagi e problemi di ogni tipo.

Ciò che non si capisce è come sia stato possibile che un Assessore Regionale anziché rispettare il deliberato unanime del Consiglio Regionale invia una nota a Roma in cui riporta che i lavoratori non avevano fatto domanda e ricostruisce la vicenda in maniera difforme e strana, come a volersi aspettare un diniego dal Ministero dietro il quale dire ai lavoratori che tecnicamente non si può fare per colpa di Roma.

Le Istituzioni vanno rispettate e non prese a schiaffi.

Se il Consiglio Regionale ha deliberato una cosa, l’Assessore, per correttezza, deve attenersi a quelle decisioni e agire coerentemente e con lealtà per farle accogliere. Non si possono umiliare quasi 2 mila famiglie in questo modo e con questi sistemi.

Sinistra Italiana chiede al Presidente della Giunta e al Presidente del Consiglio Regionale di far rispettare la delibera del 29.12.2017 correggendo la nota errata inviata a Roma dall’Assessore Veneziale prima che produca danni per i lavoratori della mobilità in deroga del Molise.

 

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