Messa in memoria delle vittime molisane assassinate in Venezuela. Nota di ringraziamento alla Fraternità del Convento di Sant’Elia a Pianisi

Fra Giuseppe,

a nome dei volontari dell’Associazione “Giuseppe Tedeschi ETS” di Campobasso e del Comitato Molise Pro – Venezuela, ringraziamo la Fraternità di Sant’Elia a Pianisi (CB) impegnata nello stesso Convento in cui per quattro anni si fermò San Pio da Pietrelcina (BN), per aver condiviso la proposta di tenere un evento in memoria delle vittime molisane assassinate negli ultimi mesi a Guacara, Maracay e Maracaibo in Venezuela. Domenico e Gabriel Petruccelli, nonno e nipote rispettivamente di 77 anni e 14 anni, cittadini italiani originari proprio di Sant’Elia a Pianisi (CB), Elio Simonelli di 50 anni di Toro (CB) e Armando Amedeo Basile di 61 anni di San Martino in Pensilis (CB) sono stati strappati alla vita da atti di violenza e di ferocia sempre più frequenti nel mentre seguivano le proprie attività commerciali, imprenditoriali o professionali, lasciando sgomenti i familiari e costernata tutta la comunità italiana sia in Venezuela che nei paesi del Molise da cui erano partiti loro o i loro genitori.

Pur consapevoli che le barbarie che si consumano quotidianamente nelle città venezuelane hanno prodotto l’assuefazione della popolazione e delle istituzioni internazionali, fino al punto di vederle silenti, inermi e distratte, anche al cospetto di omicidi efferati.

Per il sistema mediatico non esiste la notizia stante il replicarsi giornaliero di sequestri, arresti, estorsioni, uccisioni o ferimenti.

Le Nazioni Unite, l’Unione Europea e le principali Organizzazioni Internazionali assistono, pavide ed impotenti, al perpetuarsi di violenze e morti per epidemie, fame o malattie, e non ritengono di adoperarsi più di tanto per far arrivare in Venezuela ONG per portare soccorso alla popolazione stremata.

Nel mentre la dittatura di Maduro nega la crisi, le persone continuano a morire e a fuggire, ma sono in tanti che tentano di resistere, sopratutto italo – venezuelani, proseguendo le proprie attività commerciali, produttive e professionali come ci confermano anche le vicende delle quattro vittime molisane assassinate negli ultimi 12 mesi a Guacara, Maracay e Maracaibo.

L’Italia, per ragioni diplomatiche, si muove con grande prudenza ma sostanzialmente fino a questo momento non ha prodotto atti nè adottato misure come quelle prese da Spagna, Portogallo e gran parte dei paesi latino-americani tese ad aiutare chi scappa ed accoglierli con meno sofferenze nel proprio territorio.

In una cornice simile, sta di fatto, che le famiglie delle quattro vittime molisane uccise in Venezuela, iscritte all’AIRE e titolari di passaporto italiano, sono state lasciate sole a macerarsi in un dolore sordo e a interrogarsi sul perchè di tanta crudeltà.

Il Comitato Molise Pro – Venezuela è poca cosa rispetto a vicende di simili proporzioni e nulla ha potuto se non far arrivare un messaggio di cordoglio alle famiglie, sensibilizzare le comunità locali in Italia, sollecitare le istituzioni a intervenire, e adoperarsi insieme alla Caritas di TRIVENTO (CB) nell’invio di medicinali o aiuti minimi.

Per questa ragione il gesto della Fraternità Francescana e della Parrocchia di Sant’Elia a Pianisi (CB) che da qualche giorno ha accolto per qualche settimana Anna e Michelina Petruccelli, moglie, figlia e madre, di Domenico e Gabriel, è stato molto bello e di straordinario rilievo sociale.

Aver scelto di dedicare la Messa Solenne di Natale alla popolazione venezuelana e di ricordare le quattro vittime molisane rimaste assassinate negli ultimi mesi, coinvolgendo nella funzione religiosa Leonardo Colavita e Michelina Petruccelli, ha consentito a tutta la comunità di stringersi in un grande abbraccio a tutti gli italo – venezuelani che soffrono e sono in apprensione per sè o per i propri cari.

Il nostro auspicio è che al più presto tutte le istituzioni italiane possano emulare le buone pratiche intraprese da Spagna, Portogallo, Perù, Cile ed altre Nazioni, adottando misure straordinarie specifiche per aiutare la popolazione venezuelana e provvedimenti più efficaci per gli oriundi italiani che attendono il completamento dell’iter per acquisire la cittadinanza o essere aiutati nel rimpatrio, nelle cure sanitarie, nel rientro e nel reinserimento socio-lavorativo nell’Unione Europea.

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