“L’aneurisma dell’aorta addominale”, il Neuromed presente con la ricerca a Rimini

L’aneurisma dell’aorta addominale, nel quale questa grande arteria presenta una dilatazione più o meno grande, è una condizione molto pericolosa. La rottura dell’aneurisma è infatti un evento spesso improvviso che lascia ben poche possibilità di salvare la vita del paziente. La sua individuazione precoce, quindi, significa spesso la differenza tra vita e morte.

Proprio su questo delicato confine si è giocata l’azione degli specialisti del Dipartimento di Angiocardioneurologia e Medicina Traslazionale dell’I.R.C.C.S. Neuromed, che al Forum della Salute di Rimini hanno individuato due persone anziane con aneurisma dell’aorta addominale. Questa scoperta può aver salvato loro la vita.

Il Forum, che si svolge nel Palacongressi di Rimini in concomitanza con il IV Congresso della Corte di Giustizia Popolare per il diritto alla Salute, nasce dall’esperienza di Senior Italia FederAnziani, associazione con la quale I.R.C.C.S. Neuromed e Fondazione Neuromed hanno appena siglato un protocollo di collaborazione. Neuromed partecipa alla manifestazione con uno stand che però non si limita a proporre le eccellenze dell’Istituto molisano. Negli spazi dell’Istituto, infatti, il Dipartimento di Angiocardioneurologia e Medicina Traslazionale, guidato dal professor Giuseppe Lembo, ha allestito una postazione dedicata specificamente alla prevenzione cardiovascolare, in particolare per lo screening delle carotidi e, appunto, dell’aorta addominale. Tutti i visitatori del Forum potevano accedere per eseguire gli esami ecodoppler necessari.

“Con i nostri apparecchi ecografici – spiega il dottor Alessandro Landolfi, dello stesso Dipartimento – abbiamo eseguito oltre duecento esami, rivolti sia alle carotidi che all’aorta addominale. Nel corso di queste procedure abbiamo scoperto in due anziani un aneurisma di circa 4 centimetri. E’ una situazione di rischio che richiede ulteriori indagini in tempi molto brevi”.

Le due persone non sapevano di avere quella condizione e avrebbero potuto continuare la loro vita senza essere a conoscenza di questa specie di “bomba a tempo” nel loro corpo. “Invece – continua Landolfi – grazie allo screening qui al forum, ora sanno di essere a rischio. Abbiamo dato loro tutte le raccomandazioni del caso, e lunedì stesso saranno dai loro medici per avviare le indagini necessarie e stabilire le azioni da intraprendere”.

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