Jobs Act, Venittelli: il governo Renzi sta facendo cambiare pelle all’Italia

“Aumentano i contratti di lavoro a tempo indeterminato nel primo semestre dell’anno e anche il saldo tra nuove assunzioni e cessazioni registra un sensibile incremento. E’ questa la strada giusta per risollevare le sorti dell’occupazione nel Paese, frutto indiscutibile delle riforme apportate col Jobs Act”. L’onorevole del Pd Laura Venittelli sottolinea con enfasi i risultati raggiunti nel mercato del lavoro, evidenziati dal rapporto dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps.
“Siamo qui a valutare una netta inversione di tendenza, che abbinata alla ripresa economica da supportare ulteriormente con politiche comunitarie meno restrittive restituisce fiducia alle famiglie, soprattutto per il futuro dei giovani, ma anche alle stesse imprese, incentivate ad assumere e creare nuovi posti di lavoro”.
Per l’onorevole Venittelli, al di là delle Cassandre, interne e di opposizione esterna, il governo Renzi sta facendo cambiare pelle all’Italia, orientandola verso una competitività autentica.
“Non bastano 18 mesi per cambiare in profondità uno Stato che per vent’anni è stato pressoché fermo, ma il messaggio che si vuole lanciare traendo spunto dal ritorno dinamico sul versante occupazionale è quello che solo un riformismo serio e coraggioso può traghettare l’Italia verso un nuovo sviluppo, sostenibile nelle regole e proiettato nel creare valore aggiunto”.
La parlamentare dem molisana, inoltre, focalizza la sua attenzione sui numeri che riguardano l’occupazione regionale.
“Secondo le tabelle diffuse dall’Osservatorio Inps, le assunzioni a tempo indeterminato nel periodo gennaio-giugno 2015 sono cresciute di quasi un migliaio di unità, da 3.860 a 4.815, tenendo conto del medesimo periodo dello scorso anno e comunque è il dato più alto da diverso tempo a questa parte. Il precariato sta imboccando una diversa stratificazione sociale, con la conversione di contratti a termine e di apprendistato. Il saldo delle assunzioni è positivo anche tenendo conto di queste voci, ma spicca il balzo del tempo indeterminato, a + 24,7%. Segno negativo invece per le cessazioni, calate dell’1,7% per il tempo indeterminato e del 6% nel complesso, altra statistica ragguardevole, poiché significa che alle nuove assunzioni si abbina anche il consolidamento delle prestazioni già in essere”.
L’ultima annotazione riguarda, invece, l’utilizzo dei voucher. In Molise ne sono stati acquistati il 67,1% in più, da 120.700 nei primi sei mesi del 2014 a 201.748 dell’attuale periodo di riferimento.
“Importanza anche alla stagionalità delle mansioni, ma soprattutto una maggiore emersione di quello che nel passato è stato probabilmente lavoro nero, a tutela sia dei diritti dei lavoratori che un vantaggio per le casse dello Stato e degli enti previdenziali e assistenziali”, conclude la disamina l’onorevole Laura Venittelli.

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