In Consiglio regionale discussa la richiesta referendaria sugli orari degli esercizi commerciali

Il Presidente dell’Assemblea, unitamente al presidente della giunta, Frattura, e ai consiglieri Ciocca e Parpiglia, nella prima mattinata, ha partecipato alla inaugurazione della scuola di primo e secondo grado di Bonefro, riaperta a distanza di 12 anni dal sisma del 31-10-2002. In avvio dei lavori il Presidente Niro ha fornito all’aula le rituali comunicazioni, tra cui quelle relative alla presentazione di una proposta di mozione a firma del consigliere Ciocca, riguardante i fondi destinati alla ricostruzione post-sisma e alla ammissibilità di una deroga al patto di stabilità che ne consenta il loro immediato utilizzo (l’argomento è stato iscritto e sarà all’ordine del giorno della seduta di mercoledì prossimo) e una mozione a firma dei consiglieri Manzo e Federico del movimento cinque stelle (iscritta, discussa e respinta a maggioranza dall’aula), tendente ad impegnare il presidente della Regione a ripristinare il calendario venatorio, secondo le indicazioni dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), nella parte attinente alla tutela dell’Orso bruno marsicano.
Subito dopo, così come era stato concordato in Conferenza dei capigruppo, è stata votata quasi alla unanimità, con diciannove voti favorevoli (ha votato contro il solo consigliere Sabusco) una deliberazione , sulla scorta di quanto già deliberato dal Consiglio regionale del Veneto, riguardante una richiesta referendaria concernente la liberalizzazione dell’orario degli esercizi commerciali e della chiusura infrasettimanale. In definitiva le Regioni vorrebbero abrogare la vigenza di un comma dell’articolo 3 del decreto legge 4 luglio 2006, n.223, che costituisce ostacolo all’esercizio della potestà legislativa regionale in materia, appunto, di orari degli esercizi commerciali, laddove tale esercizio sia giustificato a tutela di interessi costituzionalmente rilevanti. Ed è per questo motivo che i Consigli regionali si esprimono al fine di richiedere la indizione di un referendum abrogativo in ordine alla eliminazione di tale comma dell’art.3 della normativa in questione.
Al fine di sottoscrivere l’istanza referendaria abrogativa, unitamente ai delegati degli altri Consigli regionali,  il Consiglio ha votato la nomina, a membro effettivo,  del Presidente del Consiglio, Vincenzo Niro, e del consigliere Antonio Federico, a membro supplente, dopo la rinuncia dell’assessore Scarabeo che ha raccolto una esternazione “politica” dell’ex governatore Iorio, che ha rivendicato per la minoranza il membro supplente.

Dopo una serie di richieste di iscrizioni di argomenti all’ordine del giorno, si è proceduto, come già detto, con la mozione dei consiglieri Manzo e Federico, sul calendario venatorio. Ha illustrato il punto la consigliera Manzo, che ha affermato come la Giunta non abbia recepito nel calendario venatorio 2014-2015, i suggerimenti forniti, dietro richiesta, dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, riguardanti alcune prescrizioni tassative in riferimento all’Orso bruno marsicano. Ha quindi chiesto al Presidente della Giunta di ripristinare il calendario venatorio secondo le indicazioni ISPRA, nella parte attinente l’Orso bruno marsicano. “Abbiamo seguito le indicazioni dell’Istituto – ha detto il consigliere Di Pietro, delegato al settore Caccia. Le due province, comunque, non hanno abilitato i cacciatori ad un certo tipo di caccia. Invito il Consiglio a respingere la mozione”. Dopo una breve replica della consigliera Manzo, per dichiarazione di voto, “chiedo di osservare le indicazioni dell’ISPRA”, la mozione è stata respinta dalla maggioranza. A favore hanno votato i consiglieri Federico, Lattanzio e la stessa Manzo. Si sono astenuti i consiglieri Sabusco, Monaco, Fusco e Iorio. La consigliera Manzo ha chiesto anche la verifica del numero legale, ma in aula d’erano 17 consiglieri.

Si è quindi proceduto con una interrogazione con risposta scritta e orale, a firma della consigliera Lattanzio, in merito alla attività dell’ “Osservatorio regionale sulla qualità dei servizi sanitari”. “Con la mia interrogazione – ha spiegato la Lattanzio – auspicavo che si rispondesse con puntualità ai quesiti formulati: a)-se è stata completata la rimodulazione organizzativa dell’Osservatorio regionale sulla Qualità dei servizi sanitari; b)-se è eventualmente garantito il pieno svolgimento delle funzioni riconosciute all’Osservatorio stesso; c)-se è prevista una attività di raccordo con l’organo legislativo allo scopo di consentire l’eventuale fattiva collaborazione per il perseguimento dei comuni obiettivi”. La risposta fornita dalla struttura non ha soddisfatto la interrogante, anzi – ha aggiunto la Lattanzio – “ha rafforzato giustificate preoccupazioni sul funzionamento che ni vedo costretta ad insistere nel sollecitare la corretta organizzazione dell’Osservatorio, anche attraverso la nomina delle contemplate figure professionali, ciò allo scopo di permettere alla struttura stessa, di svolgere le funzioni per le quali è stata istituita e raggiungere a breve gli obiettivi utili a garantire la ottimizzazione del sistema sanitario anche dal punto di vista di una collaborazione fattiva nella realizzazione degli adempimenti di cui al Piano di rientro del disavanzo del settore”.
Soddisfazione, invece, la proponente l’interrogazione ha espresso dopo l’intervento del Presidente della Giunta, Frattura, che, tra l’altro,  ha affermato come “sono in itinere le procedure di nomina in applicazione dei requisiti stabiliti dalla delibera della Giunta n.335, con l’aggiunta che è stata individuata anche la persona, nella figura della dottoressa Sandra Carofiglio. Considerando la tipologia della risposta scritta, mi riservo chiaramente di puntualizzare le ulteriori osservazioni esplicitate con ulteriori approfondimenti, tenendo presente che, purtroppo, non saranno le funzioni delegate all’Osservatorio, così richiamate, che definiranno o aiuteranno la Regione a ridefinire obiettivi, strategie, risorse per il riequilibrio della spesa sanitaria in Molise. Sono diverse le interrogazioni, le mozioni e gli altri punti all’ordine del giorno che riguardano la Sanità. Considerato l’impegno che abbiamo assunto insieme di definire una proposta di riordino dell’offerta sanitaria in questa Regione – ha aggiunto Frattura – sulla quale sarà chiamato a discutere il Consiglio Regionale e che contestualmente nel mese di luglio sono stati finalmente riapprovati gli standard dell’offerta sanitaria ospedaliera, ritengo che sia arrivato veramente il momento per affrontare il tema in tutta la sua gravità”.
Il Presidente Niro a questo punto ha aggiornato i lavori a mercoledi prossimo 17 settembre.

Commenti Facebook