Fondazione Architetti e studenti del ‘Pertini’ insieme per ‘ricreare’ la scuola

Nell’ultimo weekend si è svolto un workshop sulla riprogettazione degli spazi inutilizzati e residuali dei cortili dell’istituto ‘Pertini’ di Campobasso . Un percorso didattico-creativo che li ha portati a riprogettare gli spazi inutilizzati della loro scuola attraverso la formulazione di un progetto condiviso da utenti, committenti e tutti gli attori dell’ecosistema ‘scuola’, E’ stata un’esperienza di grande impatto formativo quella vissuta nell’ultimo weekend dagli studenti dell’Istituto Sandro Pertini di Campobasso.
Nell’ambito della manifestazione ‘Draw the line’, d’intesa con l’Associazione ‘Malatesta’, la Fondazione Architetti di Campobasso ha organizzato e condotto un workshop di progettazione partecipata con i ragazzi.
Sei giovani architetti tutor (Luca Galella, Andrea Persichitti, Vincenzo Presutti, Leonida Sallustio, Antonio Sollazzo e Francesca Spadaccino), coordinati dall’ architetto Pino Sollazzo, hanno indirizzato gli studenti dell’Istituto verso una riprogettazione partecipata degli spazi inutilizzati e residuali esterni.
Il percorso creativo è stato condotto attraverso attività ludico-educative di riappropriazione degli spazi. Laboratori nel corso dei quali i tutor hanno fornito agli studenti strumenti e nozioni per acquisire una capacità di lettura autonoma sia degli spazi d’uso interni sia di quelli aperti, permettendo loro di cimentarsi con i linguaggi e le tecniche di modificazione e configurazione dei luoghi.
Ragazzi e architetti hanno lavorato allo stesso tavolo. Gli studenti, partendo dai loro desideri e esigenze, sono stati in grado di individuare delle risposte utili per accrescere il loro senso di appartenenza alla scuola, sperimentando quindi il valore del senso civico e del bene comune.
Il progetto, lavorando quasi esclusivamente con le pavimentazioni e le aree verdi, mostra il potenziale che questa azione fisica ha sia sulla riqualificazione e densificazione d’uso degli spazi, sia dal punto di vista pedagogico, offrendo ai fruitori della scuola e della città nuovi luoghi di socialità, ritrovo e convivialità.
“Se da una parte la pedagogia contemporanea sta tentando di concepire in modo alternativo la vita, i momenti e lo svolgimento di una giornata di apprendimento a scuola – spiega il Presidente della Fondazione Architetti di Campobasso, Giancarlo Manzo – dall’altra, deve corrispondere altrettanta disponibilità, da parte di architetti ed amministratori, a rimettere in discussione tipologie collaudate, riprogettando lo spazio secondo principi di flessibilità e polifunzionalità che richiedono prima di tutto di fare partecipi gli ‘abitanti’ di quegli spazi. Abbiamo provato a dimostrare con l’esito del lavoro svolto in questo workshop, seppure di breve durata – ha concluso Manzo – come sia possibile, mettendo insieme la professionalità e l’entusiasmo di giovani architetti, attivare un processo che permetta di realizzare una scuola che prepara gli studenti al futuro, organizzata a partire dalle esigenze dei suoi fruitori”.

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