Emilio Izzo in merito alla manifestazione in Consiglio regionale, siamo indignati, non incivili

Come Comitato facente parte del Coordinamento delle Persone, dei Comitati e delle Associazioni denominato “Frane Molisane”, innanzitutto vorrei precisare che il sottoscritto, fondatore di “Impeachment Popolare”, è solo uno dei tanti portavoce del Coordinamento Frane, giammai il coordinatore come qualcuno erroneamente a riportato. Precisazione d’obbligo di questi tempi. Detto ciò, vorrei ripercorrere alcuni passaggi della manifestazione del 19 maggio scorso davanti e dentro il Consiglio Regionale. E lo farò perché non mi piace lasciare spazio alle falsità, alle improvvisazioni opportunistiche, alle ambiguità. Le giornate di confronto e lotta che hanno preceduto la manifestazione, così come la manifestazione stessa, sono il frutto di lunghe e numerose discussioni all’interno dell’Incubatore Sociale di Campobasso, tenutesi per organizzare e per decidere il da farsi. Non ve ne farò un riepilogo, nemmeno una sintesi, dirò solo che quanto posto in essere il 19 è semplicemente il frutto di condivisioni. Se qualcuno avrà la bontà di riascoltare una mia dichiarazione rilasciata fuori dal palazzo ai microfoni di una nota emittente televisiva, prima dell’ingresso in aula, noterà che avevo bene evidenziato il concetto di “Consiglio Pubblico”, aperto a tutti, come passaggio intermedio in attesa delle dimissioni, concetto espresso nelle riunioni e concordato sotto il nome di “Stati Generali”. Adesso non dovrei spiegare cosa rappresentino, Niro ha dovuto già farlo con Parpiglia, aggiungo solo che l’insieme delle problematiche da discutere, invece che riservarle solo ai cosiddetti addetti ai lavori, saranno aperti anche e soprattutto ai rappresentanti delle Persone, dei Comitati e delle Associazioni. E lì, se realmente arriveranno, ne vedremo delle belle, diversamente…. E’ chiaro il concetto di Consiglio Pubblico così come noi l’abbiamo inteso?! Nulla di non concordato, nulla di capotico, nessun conflitto di idee, nessun autogol! Farebbe comodo ai pochi che ci stanno provando magari già in odore di “Fratturismo” o, meglio ancora di qualche infiltrato foraggiato o più semplicemente male informato! Diciamo così! Quelli che vengono definiti “un centinaio di manifestanti”, contano molto più di quelli che, pur
risentendo pesantemente di questo insulso governo regionale, continuano colpevolmente a rimanere in silenzio o peggio ancora a sparar cazzate sui social in attesa che qualche stupido risolva per loro il “problema”! Quel centinaio, dicevo, dopo essersi fatti un bel culo, appena avuto sentore dell’inizio dei “lavori” dell’aula, i più attenti, i più convinti, i più incazzati, si sono portati all’interno occupando le poche e ridicole sedie presenti. Quello che è accaduto è cronaca, non serve raccontarlo ma vale la pena ricordare che i lavori del Consiglio non si sono bloccati grazie agli assenti o a quelli che chattano o a quelli che blaterano cazzate, bensì sono stati sospesi per le proteste dei presenti incuranti delle minacce politiche di turno. Ebbene, visto che si riportano tanti passaggi ma spesso ne mancano di fondamentali, vale la pena ancora far presente che il sottoscritto ed altri due amici indignati, sono stati invitati dagli uomini della Digos a seguirli fuori dall’ignobile recinto per comunicazioni ad personam. (Piccola parentesi: chissà perché quando c’è da chiarire su alcune riunioni “discusse” esce sempre qualche paladino della lotta mentre gli stessi non sono mai presenti alle azioni e alle risposte da dare alla polizia?! Scusate, ma era solo un pensierino della notte!). Ebbene, si aprano bene le orecchie visto che mancano cronache in tal senso, i poliziotti in quella circostanza ci hanno rappresentato una esigenza del presidente Niro, quella di incontrarci per capire bene dei motivi della nostra protesta. E’ chiaro?! Ci è stato chiesto, non l’abbiamo chiesto, e visto che siamo INDIGNATI E NON INCIVILI abbiamo acconsentito.

Anche se lo stesso metro non viene usato con noi. Ammoniva mio padre di non comportarsi come quelli che giudichi altrimenti sei da giudicare! E come dargli torto! Qualcuno la pensa diversamente?! Viva Dio! E dentro l’aula adiacente quella del Consiglio non eravamo tre, molti, quasi tutti i rappresentanti dei comitati, più gran parte dei consiglieri, più qualche assessore. In quella sede abbiamo, su richiesta, motivato con furore le nostre indignazioni e le nostre richieste. E mentre qualcuno pensando già a qualche polemica del giorno dopo, si distraeva, sul mio petto campeggiava il cartello con su scritto: “UN PRESIDENTE CHE MENTE AI CITTADINI NON HA IL DIRITTO DI GOVERNARLI MA HA IL DOVERE DI DIMETTERSI!”, per tutto il tempo della seduta, quindi chiaro il motivo della nostra protesta, altri si sono soffermati in modo negativo sull’accoglimento degli Stati Generali che noi stessi avevamo deciso e chiesto.

Tralasciamo, non si può all’infinito discutere dell’importanza del fatto di aver costretto il palazzo al confronto pubblico, c’è chi la pensa diversamente, amen! Peccato che si tratti di persone, qualcuno a parte, che di confronti e di lotte non ne conosce nemmeno il significato! Amen! Però l’ultimo tassello della giornata, quello più importante, non è stato riportato da nessuno! Forse perché si è pensato che l’incontro fosse finito? Forse perché così fa più alternativo? Forse perché così si può creare più torbido? Forse perché…., quello che vi pare, fatto sta che il fulcro della riunione è sfuggito a tutti. Quando Niro provava a rassicurare i presenti della bontà del percorso amministrativo-politico della maggioranza in auge, in coda alla giornata ha provato a fare corpo con i manifestanti invitandoci a fare fronte comune per sconfiggere il governo sulle scelte del commissariamento della sanità. Ebbene sarà sfuggito ai più distratti ma non al sottoscritto il quale ha fatto al presidente la testuale proposta: L’UNICO MODO PER AVERE RAGIONE DI RENZI E DEI SUOI SODALI E’ QUELLO DI METTERE IN ATTO L’UNICA SOLUZIONE POSSIBILE, LE DIMISSIONI DELL’INTERO CONSIGLIO REGIONALE IN MODO TALE DA RAGGIUNGERE DUE SCOPI, METTERE IN CRISI IL GOVERNO E FAR FELICI I COMITATI E I MOLISANI!”. Vi siete persi il meglio?! Peccato, recuperate adesso!
Emilio Izzo, fondatore del Comitato per l’Impeachment Popolare che chiede le dimissioni di Frattura, in solitaria fino a poco tempo fa, adesso vede tanti volitivi battaglieri! Bellissimo! Fatevi vedere nei momenti giusti, ai posti giusti, mettendoci il vostro culo e sarà felice di salutarvi e condividere duri momenti! Altrimenti astenetevi dal dare aria ai denti, continuate a stare nel buio come i topi e come loro continuate a vivere. Emilio Izzo da sempre ha scelto altro ed insieme con importanti amici di oggi porterà ancora avanti battaglie di civiltà per il bene comune. A partire da domani venerdì, ancora una volta insieme a nobili cittadini di Campobasso per difendere il loro territorio dall’approdo di centrali e forni inquinatori dell’aria che respiriamo. Avanti, fuori il coraggio, vi aspetto. E da dopodomani ancora a chiedere a Frattura ed al suo seguito di andare via per ridare nuova fiducia ai molisani!

Emilio Izzo

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