E’ PRIMAVERA: colpi di sonno in agguato

L’arrivo della primavera dovrebbe spingere a uscire dalla condizione di letargo in cui ci hanno trascinato i mesi invernali. Eppure può capitare che proprio con l’inizio della bella stagione i colpi di sonno si facciano più frequenti.

La stanchezza primaverile è un fenomeno diffuso e normale, una sorta di sfogo della fatica accumulata durante l’inverno, ma per alcuni la stanchezza piò diventare cronica e causare difficoltà a concentrarsi e irritabilità. Il giusto apporto di vitamine e sali minerali può aiutare l’organismo a superare la stanchezza tipica del passaggio di stagione.

Anche se ritrovarsi alle prese con la stanchezza è normale, non tutti riescono ad affrontarla nello stesso modo. Se in molti casi il problema tende a risolversi da sé, per qualcuno adattarsi al cambio di stagione può essere più difficile e i problemi di sonno possono essere più intensi.

Il senso di stanchezza può inoltre essere accentuato dall’arrivo delle allergie , dalla difficoltà ad adattarsi ai nuovi ritmi e dalle conseguenze di un’alimentazione poco equilibrata. Quest’ultima può infatti portare a carenze nutrizionali che espongono a un maggior rischio di malessere. Trascurare il problema può peggiorarlo. Ma come fare per affrontarlo in modo efficace?

Per combattere la stanchezza è bene innanzitutto dedicare del tempo al riposo. Proprio perché si sta uscendo dall’inverno portando tutto il suo carico di affanni è bene dare all’organismo la possibilità di rilassarsi. Dopo tutto è lui stesso a chiederla attraverso i colpi di sonno. Per lo stesso motivo è bene inframmezzare le ore di lavoro con momenti di pausa.

Riposarsi non vuol dire però solo dormire: è importante anche dedicare parte della giornata alla cura di se stessi. In questo modo si combatteranno sia la stanchezza fisica sia lo stress sia l’irritabilità.

D’altra parte, anche mantenersi fisicamente attivi aiuta a combattere la stanchezza di primavera. Bastano 30 minuti al giorno di attività fisica leggera – una camminata a passo sostenuto o una corsetta – perché a trarne beneficio sia anche la salute cardiovascolare.

Aprile, dolce dormire”: una certa tendenza ad affaticarsi, sonnolenza e scarsa concentrazione sono alcuni dei sintomi più tipici di questo periodo, dovuto al lento adattamento dell’organismo dalla stagione fredda a quella calda. È il prezzo della ripresa dell’attività metabolica, che in inverno rallenta sia per il freddo che per la poca luce. Con le giornate molto più lunghe, si sente un’esigenza naturale a fare di più, ma se il fisico non è ancora pronto ci si stanca subito. Poi si può aggiungere la debolezza lasciata dall’ultimo virus della stagione oppure dalle allergie primaverili, peggiorando ulteriormente la situazione. Ma una dieta corretta può aiutare a recuperare le energie più rapidamente.

Piatti leggeri e tante vitamine

L’arrivo del caldo si riflette anche sulle nostre necessità dietetiche. In questo momento, il metabolismo ha bisogno di nutrienti che lo riforniscano di pronta energia per adeguarsi alla nuova condizione e non ha più bisogno di immagazzinare riserve energetiche, come in inverno.
La prima regola, perciò, sarà quella di evitare le pietanze ipercaloriche e di ridurre il consumo degli alimenti ricchi di grassi e zuccheri come salumi, formaggi e dolci. Che, oltre a far crescere di peso, appesantirebbero il sistema digestivo aumentando la sensazione di stanchezza. Ciò che occorre è invece altro: i micronutrienti utili per attivare tutte le funzioni metaboliche, ossia vitamine e minerali. Tra le vitamine svolge un’azione antifatica la B1 (o tiamina) che è fondamentale per la produzione di energia e per la salute delle cellule nervose. Tipici segni di una sua carenza sono infatti stanchezza, torpore agli arti e depressione. Cereali integrali, legumi e semi (arachidi, girasole) ne sono ricchi. Anche la vitamina C, come è noto, è importante per la sua attività antiossidante e per la funzionalità del sistema immunitario. In particolare la troviamo negli agrumi, broccoli, cavoli, fragole, kiwi, lamponi, mango, papaia, peperoni, pomodori, ribes nero e spinaci.
A queste, possiamo aggiungere altre sostanze, chiamate vitamino-simili, come l’inositolo o la carnitina, che svolgono un’azione disintossicante, energetica e immunostimolante. Il primo è contenuto in agrumi, cereali integrali, noci, semi oleosi e nella carne; la seconda prevalentemente nelle carni rosse e nei latticini.
Un tempo, per combattere la stanchezza primaverile, i medici prescrivevano le cosiddette cure ricostituenti, magari a base di olio di fegato di merluzzo o di fialette al ferro.

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