Crollo ‘Jovine’, risarcimento per Cittadinanzattiva: il Tribunale condannai responsabili

Tribunale civile riconosce risarcimento a Cittadinanzattiva per crollo scuola a San Giuliano di Puglia.

Il Tribunale civile di Campobasso ha condannato i responsabili della tragica vicenda del crollo della scuola “Francesco Jovine” di S. Giuliano di Puglia, in cui nel 2002 rimasero coinvolti 27 bambini e la loro insegnante, al risarcimento del danno non patrimoniale nei confronti di Cittadinanzattiva

La sentenza è importante perché riconosce il diritto al risarcimento a favore di associazioni, come la nostra, che tutelano interessi diffusi e che da anni si battono per avere scuole sicure e per lo sviluppo della cultura della sicurezza nel nostro Paese. Ringraziamo per questo importante risultato in ambito civile gli avvocati Quirino Mescia e Giuseppe Giglio, della rete Giustizia per i diritti di Cittadinanzattiva”, afferma Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva.

Utilizzeremo l’importo del risarcimento (pari a 10mila euro) per promuovere iniziative volte alla diffusione della cultura della sicurezza nelle scuole e all’individuazione, tramite il nostro annuale monitoraggio civico Impararesicuri, di istituti con gravi deficit strutturali”,

La recente decisione del Ministero dell’Istruzione di istituzionalizzare la Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole che da 13 anni Cittadinanzattiva promuove, e di celebrarla il 22 novembre dedicandola a tutte le vittime della scuola italiana, rappresenta un atto simbolico importante da parte delle istituzioni per non dimenticare questa come altre tragedie avvenute negli istituti scolastici.

Non possiamo fare a meno di sottolineare, però – continua Gaudioso – quanto il sistema giudiziario italiano non sia stato in grado di garantire, nel caso di San Giuliano, né un processo penale rapido né un adeguato trattamento risarcitorio alle famiglie delle vittime, rispetto ad analoghi processi e sentenze emesse di recente, come nel caso di Rivoli. Anche su questo ci impegneremo perché nel futuro ciò non accada più”.

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