Coronavirus/Cosa c’è che non va, che non quadra e che non è adeguatamente spiegato (1)

Pietro Colagiovanni

Sono stato molto restio ad intervenire nuovamente sulla questione dell’epidemia del Covid 19, anche perché si tratta di un momento molto difficile che ci auguriamo possa essere superato quanto prima. Ma il continuo martellamento di informazioni, notizie, reazioni che ritengo spesso non corrette e sempre non esaustive di logici dubbi che una persona di buon senso si può porre mi ha indotto a questo nuovo intervento. Un intervento che non vuole assolutamente dare risposte, non sono un virologo, non sono uno scienziato ma un semplice osservatore e narratore di quanto succede ma che vuole porre delle domande. Alle quali sinora io non ho trovato risposte soddisfacenti e alle quali, in moltissimi casi l’informazione ufficiale (una delusione clamorosa, un’informazione banale, ansiogena e asservita al potere comunque costituito) ha reagito con sprezzo, ignorando le domande o derubricandole a fake news senza però spiegare il perché. Le domande sono organizzate per diversi ambiti tematici dell’epidemia di coronavirus. Oggi partiamo dall’origine del virus e dell’epidemia. Il virus, secondo la vulgata ufficiale, si diffonde spontaneamente tra gli essere umani sul finire del 2019 a Wuhan, industriosa città della Cina centrale, in un mercato del pesce. E’ una mutazione naturale di un virus derivante dai pipistrelli parrebbe di intendere. Ma un gruppo di scienziati cinesi pubblica sulla rivista The Lancet a Gennaio un articolo in cui dall’analisi dei primi 41 casi non c’è in 13 di questi alcun collegamento con il famigerato mercato del pesce. Nel 2017 la rivista Nature aveva descritto un laboratorio, il National Bio-Safety con sede proprio a Wuhan il primo “equipaggiato in Cina per il più alto livello di biocontenimento”. Il laboratorio è certificato BSL-4, il livello di sicurezza più elevato vista l’assoluta delicatezza di quanto vi si svolge dentro. Nel laboratorio, il primo di una serie voluto dal governo cinese su tutto il territorio nazionale, si faranno sperimentazioni, come dice Nature, “con i patogeni più pericolosi al mondo”. “Offrirà più opportunità per i ricercatori cinesi e il nostro contributo allo studio dei patogeni a livello BSL-4 (i più pericolosi in assoluto) beneficherà il mondo intero”- disse George Gao direttore dell’Accademia cinese dei laboratori chiave nelle scienze immunologiche e di microbiologia patogena. E pensare invece questo laboratorio anziché beneficare il mondo non farà altro che restare impotente e inerme (nel migliore dei casi) di fronte alla diffusione di un patogeno tra i più devastante per l’intera umanità diffusosi solo a poche centinaia di metri. Nel 2015, con un filmato diffuso nei giorni scorsi in rete, la rubrica scientifica del Tg3, Leonardo si occupava ancora una volta delle attività del governo cinese in materia di manipolazioni di virus patogeni. Il filmato è reale, attendibile e incredibile, perché dice che è una scelta precisa della Cina, dopo l’epidemia della Sars quella di continuare a manipolare i virus, per tenerli sotto controllo (versione ufficiale, ma poi chi sa). Tra i virus manipolati guarda caso vengono citati anche quelli provenienti dai pipistrelli. Subito dopo la diffusione del video, con interventi di chiarificazione richiesti anche da alcuni politici (la Lega in particolare) il sistema informativo italiano comincia una controffensiva a tutto spiano: fake news, non è vero, la scienza dice tutt’altro. Sempre ovviamente senza spiegare una beneamata cippa. Si distingue su tutti il pasdaran della virologia Burioni che dall’alto della sua posizione di rilievo nella sanità privata, di cui parleremo in altro articolo (lavora al San Raffaele di Milano, un istituto giustamente noto e riverito ma anche immensamente ricco) parla di vere e proprie scemenze. Cominciano a fioccare articoli in inglese che smontano anche solo la mera possibilità che un laboratorio che si occupa di mutazioni di virus patogeni derivanti anche dai pipistrelli con sede a Wuhan possa mai avere a che fare con un’epidemia di un virus patogeno derivante dai pipistrelli che si è diffuso proprio a Wuhan. Il povero responsabile di Tgr Leonardo (una trasmissione fatta benissimo, che ti invoglia a pagare il canone) dice che il pezzo incriminato faceva riferimento ad un articolo della rivista Nature che però, dice il responsabile Rai, ha smentito già tutto. l virus è nato spontaneamente e non c’entra niente il laboratorio di Wuhan. Che si deve fare per campare, verrebbe da dire. Anche perché il pezzo di Nature, se è lo stesso che ho citato io, è del 2017 mentre il servizio di Tgr Leonardo è del 2015. Inoltre la presunta smentita è di tre giorni fa a cinque anni da distanza dal servizio di Tgr Leonardo. Quando si dice la tempestività. Ma passiamoci sopra, non fa nulla. Vediamo allora questa smentita categorica di Nature, talmente categorica da non lasciare adito a dubbi. Si tratta di una nota del direttore ed è del gennaio 2020 (non di tre giorni fa, ma forse parliamo di un altro articolo) La nota dice estualmente: “molte storie hanno promosso una teoria non verificata che il Laboratorio di Wuhan al centro di questo articolo abbia giocato un ruolo centrale nell’epidemia di coronavirus che è iniziata nel Dicembre 2019. Nature non ha alcuna evidenza che questo sia vero; gli scienziati credono che la più probabile origine del coronavirus sia un mercato di animali”. Bene, se questa è una smentita categorica io sono Ringo Starr. Nella scienza il molto probabile (ma gli scienziati cinesi dell’altrettanto autorevole rivista The Lancet non ritenevano affatto la tesi del mercato animale molto probabile, e loro sono del posto) non vale molto più di un’ipotesi da verificare, comunque non ancora verificata con certezza. Ergo mi pongo la domanda con cui concludo questo primo articolo sulle stranezze dell’epidemia: ci sono prove incontrovertibili capaci di escludere che il virus sia sfuggito al laboratorio di Wuhan, qualcuno se ne è occupato in modo serio e con indagini sul posto (il laboratorio en passant non era gestito solo dal governo cinese ma era centro accreditato e supervisionato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) qualcuno mi spiega con certezza di fatti come il contagio spontaneo nel mercato di animali, sia avvenuto e tramite quali persone? Qualcuno è in grado, invece di urlare alle fake news, di spiegarmi e di spiegare a tutti noi qualcosa di sensato su come è nata questa devastante epidemia? Nell’attesa vi do appuntamento alla prossima puntata.

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