Comitato Provietri: Frattura, il suo governo e il PD stanno seppellendo il Molise, questa Regione non verrà più fuori

Riceviamo e pubblichiamo
Se fossimo su un “red carpet” di una mostra cinematografica potremmo vantarci di aver vinto due “Oscar” o due più patriottici “Leoni d’oro” viste le altrettante vittorie riportate in sede di Giustizia amministrativa. Nel primo caso ottenemmo anche il rispetto della Sentenza mentre l’atteggiamento dell’attuale Presidente (quello che … il Molise di tutti) è stato: “francamente me ne infischio!” Ma di questo dovrà rendere conto, prima o poi. Stiano, però, pur tranquilli i cittadini che, contrariamente alla loro rassegnazione, noi non molliamo e continueremo a sfiancare “l’impero delle 16 scimmie”.
Per dimostrare ancora una volta il modus operandi di questa arrogante classe politica, l’Associazione ha chiesto l’accesso agli atti con i quali è stato attuato nottetempo il “golpe” della vergogna: nello specifico, la richiesta ha riguardato il maxi-emendamento alla Legge di Bilancio 2016 ed il Piano Operativo Sanitario, approvato e vigente, sulla base del quale il Consiglio regionale si è espresso per la parziale abrogazione della Legge 34/2008.
Non ci ha affatto sorpreso la risposta ottenuta: “non si fa invio del Piano approvato in quanto è pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione Molise n. 20 – supplemento ordinario n. 1 del 16 agosto 2008.”
Quanto all’emendamento proposto per l’abrogazione dei commi 1 e 3 dell’articolo 11 della Legge 34/2008, il Presidente Frattura spiega che tale azione si rende necessaria poiché le disposizioni in essi contenute, ostacolano “l’attuazione di opportuni interventi di riorganizzazione” in ambito sanitario: documentati dove? è la domanda; da nessuna parte, è la risposta.
Continua infatti dicendo: “L’approvazione del nuovo Programma operativo, e ancor prima l’approvazione della proposta di legge di riordino, supererebbe comunque definitivamente questo aspetto ma, in attesa che venga in Aula la proposta di legge approvata dalla Giunta, oggi in Commissione, abolendo da subito questi commi, l’1 e 3 della legge 34,” – si noti la poca dimestichezza nell’argomentare sulla struttura di una legge – “ritengo che evitiamo ogni possibile ulteriore ricorso, che finirebbe inevitabilmente col rallentare le misure di riorganizzazione da poter applicare in attesa dell’approvazione del Piano operativo straordinario 2015-2018.” Ci è stata così fornita la certificazione che al momento dell’abrogazione di parte di una Legge regionale non ve ne erano i presupposti perché, appunto, ancora ad oggi non c’è quella nuova e tanto meno c’è un Piano operativo approvato che non sia quello del 2008.
Peccato che la normativa preveda che qualora, in corso di attuazione dei Piani Operativi, gli organi preposti alla loro attuazione rinvengano ostacoli determinati da leggi regionali vigenti, detti organi – nel nostro caso il Presidentissimo, nonché Commissario ad acta, Frattura – trasmettono i suddetti Piani al Consiglio regionale indicandone puntualmente (termine tanto caro al governatore) i motivi di contrasto con la Legge. Il Consiglio regionale provvede ad apportare le modifiche necessarie alle leggi in contrasto con i Piani Operativi. Quali? se non sono stati ancora approvati!
Vi è chiaro quello che accade nel Consiglio regionale del Molise? A nostro avviso non si può che definire abuso di potere così come diversamente da crimine non si può qualificare la chiusura, in un territorio classificato ad alto rischio sismico, dell’Ospedale “Vietri”, a maggior ragione nelle drammatiche giornate che stiamo vivendo. La sera del 9 agosto scorso, Larino è stata epicentro di una scossa di terremoto di magnitudo 3.7: a chi non è passato per la mente che, in caso ci fossero stati dei feriti, non avrebbero più avuto un Pronto Soccorso al quale tempestivamente potersi recare o essere condotti? E quando, pochi giorni dopo, la devastazione tellurica si è abbattuta su Accumoli, Pescara ed Arquata del Tronto insieme ad Amatrice, tutti abbiamo vissuto, in primo luogo, il dolore per l’ingente perdita di vite umane, ma subito dopo lo sgomento nel dover constatare, ancora una volta, il crollo di edifici pubblici di primaria importanza come la scuola e l’ospedale. E’ capitato in estate: la scuola era fortunatamente vuota ed il trasporto dei feriti in altri ospedali non è stato ostacolato dalle avverse condizioni climatiche che si registrano d’inverno in montagna o nelle zone di alta collina. Ma come farà quella povera gente senza un ospedale sul posto quest’inverno e nei successivi? E come faremmo noi che abbiamo un ospedale nuovo, antisismico e perfetto e ce lo hanno chiuso?
Tutto questo mentre assistiamo all’esborso di milioni di Euro, per rimpinzare le strutture sanitarie private, a fronte di incontrollate liste della spesa; intanto che centinaia di migliaia di euro finiscono nelle tasche dei politici di oggi e di ieri, nonché di manager, dalle dubbie capacità, chiamati al capezzale di un agonizzante sistema sanitario, con gli Ospedali pubblici sempre più carenti di personale ed apparecchiature al punto da non garantire nemmeno i livelli essenziali di assistenza.
Dalle macerie di una frattura sismica si può progettare una ricostruzione; dalle macerie sotto le quali Frattura, il suo governo ed il PD stanno seppellendo il Molise, questa Regione non verrà più fuori.
Associazione “Comitato Civico Frentano”

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