Carmine Barbagallo (Uil): Alziamo il volume sulle vertenze.”

Si è svolta presso la sede della Uil di Campobasso una conferenza stampa a cui ha partecipato il Segretario Nazionale aggiunto, Carmine Barbagallo. Una presenza di rilievo, la sua, in un momento in cui la sua sigla sindacale a livello locale ha iniziato una vera e propria crociata, a volte in solitaria, sui maggiori temi inerenti la disoccupazione e la crisi economica e sociale.
Con lui, al tavolo, il Segretario Confederale Mauro Sasso il quale nella circostanza ha anche annunciato il prossimo Congresso Regionale, previsto per il prossimo 3 settembre, in cui si procederà al rinnovo del Segretario regionale e degli organi statutari locali.
Proprio Sasso, in qualità di padrone di casa, ha aperto l’incontro:
“Continuiamo attraverso una serie di appuntamenti con gli operatori dell’informazione a far sentire la voce del nostro sindacato in un momento delicato per il territorio molisano. La presenza quest’oggi del nostro Segretario aggiunto Carmine Barbagallo in Molise è per noi importante in quanto segno di attenzione al territorio, oltre che legata ad aspetti organizzativi per il congresso nazionale e per quello regionale. In Molise, infatti, il prossimo 3 settembre, si chiuderà la fase congressuale regionale con cui si concluderà l’ affiancamento della fase Confederale iniziata circa un anno fa.  In questi ultimi mesi, in cui abbiamo affiancato i dirigenti locali, tanto è stato fatto individualmente e ed assieme ai colleghi delle altre sigle, facendo si che emergesse la nostra capacità di esser protagonisti in diverse questioni. Dai pensionati alla sanità; dallo zuccherificio, alla Gam; dal settore dell’auto al commercio. Possiamo tranquillamente affermare che la Uil Molise è stata attenta su tutto il possibile. Non possiamo non ricordare, ancora una volta, la marcia sul lavoro organizzata con gli amici delle altre sigle che ha visto una straordinaria partecipazione ed attraverso cui abbiamo alzato il volume sulla crisi contingente che disoccupati e cassaintegrati saranno vivendo. Il lavoro deve avere il fiato che merita. Intendiamo continuare a martellare sui problemi esistenti e che non vengono risolti a livello locale. Continueremo ad alzare la voce, ha proseguito Sasso, vantando di essere riconosciuti ed apprezzati, senza timore di essere anche criticati da qualcuno. Non si può essere indifferenti ormai, la sveglia è il metodo che proseguiremo ad adottare in futuro.
Tornando per un attimo alla fase congressuale, questo momento del Molise che guarda al congresso, rappresenterà una fase che si affianca ad un percorso collettivo nazionale che sta portando al cambiamento radicale della nostra sigla. Un sindacato che si rinnova e guarda alle nuove frontiere dell’impegno sindacale, attraverso donne e uomini giovani e capaci, che rafforzeranno la qualità del nostro lavoro quotidiano.”
Dopo Sasso, è intervenuto l’ospite della giornata, Carmine Barbagallo, il quale ha sottolineato :
“Ho seguito con attenzione quanto è accaduto fin ora in Molise, attraverso Mauro Sasso e gli altri dirigenti che lavorano sul territorio e sulle diverse vertenze ed apprezzo il lavoro svolto fin ora. Per quanto attiene la Uil, così come detto, ci avviamo ad un processo congressuale che vede una profonda riforma interna dell’organizzazione. A differenza del Governo centrale che parla tanto di risparmio, ma che poco fa concretamente, anche noi siamo interessati da un reale processo di spending-review, attraverso l’accorpamento di alcuni presidi territoriali, con un risparmio conseguente utile e necessario a coprire spese più importanti. Al pari di altre realtà regionali più piccole, anche il Molise unificherà i suoi territori provinciali in un unico presidio. Ed è importante ricordare, ha affermato il sindacalista siciliano, che abbiamo iniziato a risparmiare prima di Renzi.  Queste revisioni interne sono necessarie, perché la crisi non è finita, anzi si è aggravata. Dobbiamo essere pronti a fronteggiare questa evenienza, attrezzandoci capillarmente con uomini, più che strutture. In Molise, purtroppo, ci sono più disoccupati che occupati. Qui i giovani studiano, si preparano e specializzano, ma poi sono costretti ad emigrare e regalare il loro talento all’Europa, vanificando i sacrifici e gli investimenti fatti dal territorio”.
Poi Barbagallo ha fatto un rapido excursus su temi nazionali. Sulla sanità definita inaccessibile e con i ticket sempre più alti, sulla Riforma Fornero, iniqua, non accettabile e che costringe al lavoro donne uomini ormai di un età avanzata e lasciando a casa i giovani.  Poi il verso al Premier: “Cambiamo verso, come dice Renzi.”  “Aumentiamo la flessibilità in uscita per favorire nuove assunzioni. Un percorso comunque complesso ma che ormai è inevitabile.  Il mondo del sindacato, spesso, viene tacciato di intromettersi in tutte le questioni e di rallentare i processi. La verità è che ostacoliamo quelle strade che mortificano i lavoratori e quando poniamo i nostri interrogativi, spesso il Governo non risponde, ha ammonito Barbagallo.
Un esempio su tutti, il mancato utilizzo dei fondi europei, non spesi e rimandati indietro, a favore di altri Stati. Una triste mancanza di attenzione che assume anche il sapore di beffa, se accade in in un paese in cui i costi della politica sono ancora incredibili, la corruzione è sempre in prima linea e l’evasione fiscale è una piaga su cui non si riesce a porre rimedio. Abbiamo un sacco di lavoro dinanzi a noi, ha concluso Barbagallo, e siamo fiduciosi nella risposta della gente che nel sindacato ancora crede, più che nella politica. A testimonianza di ciò le elezioni dei nostri rappresentanti che superano spesso l’80 per cento degli elettori. In politica quando si raggiunge il 50% invece è visto come grasso che cola.
Apriamo cento fuochi” ,  ha concluso Barbagallo che secondo i bene informati è il favorito alla carica più alta della UIL, in sostituzione di Luigi Angeletti che si presenterà dimissionario al Congresso nazionale di novembre. (M.A.)

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