Bilancio della Provincia, l’ intervento di Cancellario e Carlone

Riceviamo e pubblichiamo

Grazie Presidente.

Parliamo di un bilancio di previsione che avrebbe dovuto ricevere l’approvazione dal Consiglio Provinciale già in data 25/10/2017. Quel giorno avete ritenuto di dover chiedere un aggiornamento in quanto vi era la necessità di incontrare la Regione Molise e discutere dei fondi da destinare per fronteggiare l’attuale situazione emergenziale delle strade della Provincia di Campobasso. Ci saremmo aspettati un incontro con tutto il Consiglio Provinciale, maggioranza e opposizione, così non è stato e degli esiti di quell’incontro, non abbiamo notizie. Successivamente questo Consiglio provinciale si è nuovamente riunito in data 31/10/2017, la sottoscritta era assente a causa di impegni lavorativi improrogabili, ma anche in quell’occasione nessuna approvazione di bilancio è stata portata a termine, anzi abbiamo appreso successivamente che l’attuale maggioranza ha presentato un emendamento allo schema di bilancio decidendo di stravolgere quello che era l’originario impianto del bilancio. E come è stato modificato. Il primo schema di bilancio di previsione, presentatoci dalle strutture ed evidentemente condiviso da Lei Presidente prevedeva l’utilizzo delle esigue risorse di questo Ente nell’edilizia scolastica con l’acquisto di un nuovo edificio scolastico nel capoluogo di Città.

Scelta assolutamente saggia e giusta in un momento in cui il tema della sicurezza delle scuole è di assoluta priorità.

L’investimento, quello relativo alla scuola, superiore a 4.300.000,00 € che sarebbe stato destinato, secondo la struttura tecnica dell’Ente e così come previsto dalla legge che ha consentito la vendita della Caserma dei Carabinieri di Campobasso e del palazzo che ospita la Prefettura, esclusivamente a spese di investimento (la costruzione di una scuola, appunto!) utili per la riduzione degli oneri correnti della Provincia.

Avevamo ritenuto sicuramente corretta la scelta dell’amministrazione di destinare tali risorse alla costruzione di un edificio nuovo, sicuro e antisismico, da realizzarsi su un terreno di proprietà provinciale; e ciò sia al fine di aumentare il numero degli immobili che avrebbe garantito la sicurezza dei nostri figli e sia, dal punto di vista economico, per consentire in futuro la riduzione del costo degli affitti per edifici non di proprietà. Sostanzialmente, si sarebbero sostituiti immobili istituzionali, quali Prefettura e Carabinieri, con altri beni immobili nuovi e moderni, anch’essi istituzionali, le scuole appunto, “sicuri” e comunque di proprietà della Provincia. Scelta condivisa dai sottoscritti anche alla luce del fatto che l’ultimo intervento di edilizia scolastica realizzato su strutture provinciali, nella Provincia di Campobasso, risale a circa dieci anni fa.

Bene la sicurezza delle scuole ma d’altro canto, fondamentale per noi risultava e risulta anche la sicurezza delle strade provinciali, quelle arterie che sopportano la quasi totalità del traffico veicolare e che ogni giorno sono percorse da cittadini che si recano a scuola, a lavoro o tornano a casa e che vorrebbero farlo in modo sicuro e rapido! La realtà, però, è ben diversa: tratti chiusi, tanti completamente dissestati che non consentono di superare poche decine di km orari, ponti pericolanti, deviazioni kilometriche per congiungere centri altrimenti vicinissimi, insidie onnipresenti! Sicurezza non garantita a causa della scarsa o totale assenza di manutenzione da parte della Provincia e situazione che espone l’Ente di Via Roma, alla stregua della mancata sicurezza delle scuole, al rischio di richieste di risarcimento danni potenzialmente ingenti, se malauguratamente dovessero verificarsi incidenti importanti!

Naturalmente molto deriva dallo stato in cui versano le casse dell’Ente e, soprattutto, dal ruolo che la Provincia sta rivestendo dopo la riforma della stessa, voluta dal Governo sostenuto dall’amministrazione regionale del Molise e a cui i sottoscritti si sono fermamente opposti con il voto referendario del 2016: un Ente che non riesce più a far quadrare i conti, se deve coprire con il proprio bilancio anche spese che dovrebbe sostenere la Regione!

E, purtroppo, a latitare è proprio l’Ente di Via Genova che, dietro le ennesime promesse di finanziamento, non supporta la Provincia nella gestione delle emergenze in parola. Solo per ricordare qualche proclamo fatto dalla Regione Molise nei mesi scorsi: fonte CB Live del 21 /03/2017 “Cinque interventi da 5.670.000 euro per la risoluzione dei problemi di viabilità riguardanti nove centri della provincia di Campobasso. LaGiunta regionale del Molise, con i fondi del Patto per il Molise, ha sbloccato la situazione messa alla luce dai sindaci dei nove Comuni coinvolti dal dissesto stradale, i quali, lo scorso mese di febbraio, avevano fatto sentire la propria voce. E, così, dopo un incontro a Palazzo Vitale, sindaci, parroci e istituzioni regionali e provinciali si erano incontrati a Montefalcone nel Sannio, trovando la quadra attorno all’annoso problema.

I lavori riguarderanno la messa in sicurezza (2.300.000 euro) e la riapertura al traffico (470.000 euro) della Strada Provinciale 78, la messa in sicurezza della Strada Provinciale 163 (1.700.000 euro), tratto dal bivio della Strada Provinciale 73 al bivio della Strada Provinciale 150, la messa in sicurezza del viadotto della Strada Provinciale 150 (200.000 euro) e la messa in sicurezza delle Strade Provinciali 79, 81 e 98 per un milione di euro.

I Comuni interessati sono Montefalcone nel Sannio, San Felice del Molise, Acquaviva Collecroce, Castelmauro, Montemitro, Mafalda, Tavenna, Palata e Montecilfone.

L’esecutivo regionale, distanza di un mese e mezzo, ha stanziato quasi sei milioni di euro, da trasferire alla Provincia, il soggetto attuatore dei lavori.”

Dove siano finiti questi fondi non è dato sapere, ad oggi non mi risulta che siano stati fatti interventi di alcun tipo sulle strade dei Comuni prima nominati.

Detto questo, e acclarata l’evidente latitanza della Regione Molise, oggi ci troviamo a discutere di un bilancio emendato che prevede lo spacchettamento dei 4 milioni e 3, da ridistribuire nel seguente modo: 2 milioni e 900 scuola di Campobasso, circa 300 mila scuola di Termoli e 1 milione e 200 da destinare alle strade. Per quel che mi riguarda niente di più sbagliato.

Annuncio il mio voto contrario a questo bilancio di previsione così come emendato. Non può trovare alcun sostegno uno schema di bilancio che non risolve nulla. Non risolve il problema della sicurezza delle scuole, poiché con 2 milioni e 6 si può a stento abbattere una scuola e se tutto va bene costruire uno scheletro, lasciando di fatto 1 opera incompiuta che dovrebbe trovare una ulteriore copertura finanziaria non so dove e con quali tempi soprattutto. Ricordo a me stessa e a tutta l’aula che la settimana scorsa la procura di Campobasso si è espressa sulla sicurezza delle scuole, e il giornale on line primo numero riportava testualmente: La sintesi di settemila pagine di indagini, accertamenti e verifiche condotte dalla squadra mobile di Campobasso con l’ausilio di esperti del settore in qualità di ausiliari di polizia giudiziaria, coordinati nell’operato dai pm Nicola D’Angelo e Luca Venturi, è che alcune scuole del capoluogo e altre della provincia sono a rischio crollo. E dunque in pericolo c’è l’incolumità di migliaia di studenti.
Una possibilità sciagurata che la Procura contempla nel suo atto finale con il quale si appresta a chiedere l’archiviazione del caso, ma per la quale scrive anche al Prefetto e al Procuratore generale della Corte d’Appello chiedendo di adottare “urgenti provvedimenti”.
Al centro delle indagini ci sono alcuni istituti scolastici di Campobasso, ma compaiono anche immobili destinati agli studenti e ai professori di Guglionesi, Larino e Tufara. 
Conclusioni, quelle della Procura, che spezzano il fiato e lasciano senza parole.” Continua il giornale Nicola D’Angelo rappresenta che pur non ravvisando reati da perseguire sono state rilevate condizioni di criticità strutturali e di vulnerabilità sismica.
E sostiene le preoccupazioni che riguardano le scuole controllate. Perché c’è un pericolo incombente sugli studenti a cui bisogna far fronte, norme del diritto a parte.
Non chiacchiere, sia chiaro, ma condizioni circostanziate e descritte in settemila pagine di testimonianze, verifiche tecniche”. Non credo di dover andare oltre, sono parole che lasciano certamente senza fiato e che fanno rabbrividire, se non per dire che tra le scuole attenzionate risulta anche una scuola di Campobasso con circa 800 alunni, e che le cose dette dalla procura vanno di pari passo con quanto già detto negli studi di vulnerabilità dell’Università degli studi del Molise. E’ inutile dire che occorrono interventi immediati e che non c’è più tempo da perdere. Investire sulla sicurezza delle scuole significa investire sul futuro dei ragazzi. Il Bilancio così come emendato non risolve il problema delle strade. In provincia di Campobasso, come aveva rimarcato anche lei Presidente in più di una occasione, occorrerebbero 350 milioni di euro per mettere in sicurezza la viabilità. Ora mi dovete dire cosa pensate di fare con un milione e 200!!!!! Con questa cifra si vanno a mettere le toppe di asfalto e niente di più, e certamente non risolve in alcun modo il problema della viabilità. E’ una operazione che io non mi sento di avallare, la mia battaglia personale sulla sicurezza delle scuole è una mia priorità, non mi stancherò mai di tenere alta l’attenzione sul tema, questa Regione ha già dato pesantemente ed episodi come quelli del 2002 non devono più verificarsi. In questo momento ci sarebbe dovuto essere, uno sforzo congiunto tra Enti, nonostante le poche e scarse risorse. La Provincia non è in grado di far fronte ad entrambe le emergenze: scuole e viabilità. Sforzo congiunto non raggiunto, date le scarse risposte della Regione Molise ed emergenze continue a cui non poter fare fronte. Presidente ho terminato. Ribadisco il mio voto contrario allo schema di bilancio di previsione così come emendato.

Presidente ho terminato il mio intervento sul bilancio, Le chiedo di voler fornire informazioni più dettagliati sui riscontri operati dalla Procura e di fornirci tutta la documentazione in suo possesso, qualora ci fosse. Chiedo al Presidente di Commissione competente di convocare al più presto una commissione per capire la situazione attuale di tutti gli edifici scolastici e all’uopo di far intervenire dirigenti e strutture per informarci in maniera dettagliata su ogni singola scuola della Provincia.”

Gruppo Provincia Unita

Consiglieri Cancellario Carlone.

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