Basket/ Michele Falcione premiato come arbitro benemerito

Un riconoscimento importante, quasi unico, è arrivato da Roma per il molisano Michele Falcione: il presidente del Cia Molise (lo specifico settore della Federbasket) è stato insignito dalla Fip  dell’appellativo di arbitro benemerito, riconoscimento ai trent’anni di attività arbitrale nella pallacanestro, che nel caso di Falcione sono ventiquattro stagioni di attività arbitrale sul campo e sei da osservatore .

Le prime dichiarazioni di Falcione: “Molto devo al mio Molise e di questo devo ringraziare tutto il movimento, non solo il fronte arbitrale, ma tutti più in generale, ossia dirigenti, tecnici e giocatori perché il nostro è un universo composito in cui il compito di ognuno è strettamente interconnesso con quello degli altri”.

“Per me – continua Falcione- si tratta di una grande soddisfazione e non posso che essere felice di questa designazione, che rappresenta un coronamento e senz’altro non la fine del percorso perché conto, col lavoro costante, di potermi prendere anche altre soddisfazioni. È un titolo, peraltro, che mi fa doppiamente piacere perché arriva direttamente da Roma e dal consiglio federale”.

Originario di Pescopennataro, Falcione lavora e vive a Campobasso e si può dire che con lui è stato premiato tutto il Molise.

“Si tratta di un riconoscimento – continua il presidente Cia Molise – che mi trasmette stimoli sempre più forti nel proseguire anche sulle iniziative di proselitismo che si stanno portando avanti sul territorio in questo settore. Nel frattempo, mi sento di dire grazie al numero uno del movimento nella nostra regione Giuseppe Amorosa, al presidente federale Gianni Petrucci e al commissioner di settore Luigi La Monica, le figure per cui è passata ed è stata ratificata, dopo essere stata recepita, questa nomina. Inutile nascondersi dietro un dito, sono molto felice e soddisfatto di questo traguardo, che mi sento di condividere con le persone che ho avuto modo di incontrare nel mio percorso sportivo e che mi hanno lasciato dentro un ricordo intenso. Si tratta di un obiettivo figlio della passione, che è più forte di ogni aspetto complessivo e che ti spinge sempre ad ottenere bei risultati. Aver ricevuto tanti riconoscimenti tributatimi da organismi extraregionali mi dà grande soddisfazione e al tempo stesso mi responsabilizza ulteriormente”.

A lui vadano anche gli auguri della redazione.

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