Area di crisi e investimenti, Lombardi: la Regione ancora non presenta un piano organico di sviluppo e di interventi

Dopo diversi mesi dal riconoscimento, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, di uno strumento che potrebbe portare in Molise investimenti per circa 150 – 200 milioni di euro, qual’è l’area di crisi, ad oggi la Regione ancora non presenta un piano organico di sviluppo e di interventi. Troppi ritardi – afferma il sindaco di Roccamandolfi Giacomo Lombardi – si stanno accumulando per il completamento del progetto regionale dell’area di crisi complessa Campobasso – Venafro, che se ben sfruttata ed utilizzata potrebbe rappresentare per il Molise un’occasione importantissima per superare o quanto meno attenuare la crisi economica e occupazione del nostre territorio.
E’ assolutamente necessario – continua il sindaco lombardi – che la Regione Molise acceleri per presentare al più presto un piano organico di sviluppo per rilanciare i settori più in difficoltà e dare risposte ai lavoratori che hanno perso l’occupazione.
Se, infatti, da un lato l’area di crisi rappresenta la certificazione delle difficoltà e delle debolezze economiche e sociali del nostro territorio, dall’altro può rappresentare un’occasione concreta e veloce per superare una situazione di criticità con risposte straordinarie e assai efficaci.
Sono passati circa sei mesi da quando il Ministero dello Sviluppo Economico ha accettato le condizioni per il riconoscimento dell’area di crisi industriale ed a oggi – continua ancora lombardi – nonostante il tavolo di concertazione tra la Regione e le parti economiche e sociali, avvenuto il 10 novembre, non vi è traccia di un percorso e di un progetto organico di sviluppo.
E’ fondamentale ripartire dalle esigenze del territorio, dalla crisi dei settori tessile, agroalimentare, meccanico e edile, è necessario – conclude Giacomo Lombardi – predisporre un piano che preveda l’integrazione delle varie misure economiche messe a disposizione, con la speranza di avere quanto prima un nuovo assessore regionale al ramo, che possa seguire con diligenza e zelo questa rilevante opportunità di crescita.

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