Addio Arsiam, la Regione istituisce l’ARSARP

Sono ripresi nel pomeriggio di ieri, 24 marzo 2015, così come aggiornati dal vice Presidente, Filippo Monaco che, successivamente, ha lasciato  la presidenza a Vincenzo Niro, i lavori del Consiglio Regionale del Molise, per proseguire l‘esame dell’ordine del giorno della seduta antimeridiana. L’Assemblea già fissata per le ore 16,00 per le interrogazioni e le interpellanze è stata ,invece, rinviata a martedi prossimo  31 marzo, sempre alle ore 16,00. Si è passati all’esame del secondo  punto in agenda, concernente la “Proposta di legge regionale n.50, di iniziativa della Giunta Regionale, riguardante <Proposa di legge in materia di riordino del sistema regionale di sviluppo rurale, agroalimentare e della pesca ed istituzione della nuova Agenzia denominata ‘ARSARP’, con titolo modificato in ‘Istituzione dell’agenzia regionale per lo sviluppo agricolo, rurale e della pesca>”
Sull’argomento  che, appunto, modifica l’attuale Arsiam, ha relazionato il consigliere Totaro. “All’interno del percorso intrapreso dall’esecuitivo regionale di riordino ed organizzazione della attività amministrativa – ha detto Totaro – si inserisce la proposta di legge che prevede la istituzione dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo Agricolo, Rurale e della Pesca e la conseguente soppressione dell’ARSIAM. Per poter assicurare sviluppo e crescxita del sistema agricolo, attraverso la ricerca, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica diventa necessario avviare un percorso di trasformazione e ristrutturazione della struttura amministrativa attuativa delle politiche regionali. Tale processo innovativo – ha aggiunto Totaro – deve passare per un Organismo nuovo, snello, competente ed efficiente che andrà a sostituire l’Agenzia Regionale Arsiam, non più idonea a soddisfare, allo stato attuale, le esigenze del settore toccato ancheda una forte crisi. Nello specifico l’ARSARP, in veste di struttura tecnico-operativa della Regione, favorirà uno sviluppo sostenibile, promuoverà il trasferimento delle innovazioni e delle operazioni tra le imprese, tutelerà la biodiversità vegetale, animale e marina, anche attraverso la creazione di apposite banche di conservazione di materiale biologico…”.

Ha quindi preso la parola l’ex governatore Iorio che ha affermato come “non è chiaro il modello di Regione che si vuole attuare. Dopo questa riforma non credo che ci siano molti cambiamenti nell’Arsiam. La riforma né aggiunge né toglie all’attuale agenzia, se non nella gestione….Una proposta di legge che non entusiasma nel cambiamento…Nel complesso una legge  non condivisibile”.
Parere favorevole sulla proposta è stato espresso dal consigliere Cotugno che ha sostenuto che la nuova Agenzia “offrirà servizi più completi e organici”.
La proposta è stata difesa a spada tratta dall’assessore Facciolla che ha evidenziato tutti gli aspetti positivi del provvedimento che – ha detto – “modifica radicalmente i rapporti tra l’Assessorato all’agricoltura e l’Ente strumentale. L’Agenzia deve fare innovazione, ricerca, monitoraggio del piano di sviluppo agricolo, assistenza tecnica agli agricoltori, etc. In questo senso ha un compito davvero innovativo”.
Sul provvedimento sono stati presentati anche alcuni emendamenti e , dopo il loro esame, la proposta di legge è stata votata FAVOREVOLMENTE dalla maggioranza e dai consiglieri del movimento cinque stelle, Manzo e Federico, con il voto contrario del consigliere Cavaliere e l’astensione dei consiglieri Sabusco e Fusco. I nuovi organi di gestione dell’Agenzia saranno il direttore generale, un comitato scientifico e il collegio dei revisori dei conti. Il comitato scientifico è l’organo di indirizzo e coordinamento della ricerca e sperimentazione ed elabora i programmi pluriennali e annuali.  E’ composto dal direttore generale dell’Agenzia, un rappresentante dell’Assessorato all’agricoltura, due membri scelti fra i responsabili delle strutture di ricercae i ricercatori dell’Agenzia e tre esperti esterni altamente qualificati nelle materie di competenza dell’Agenzia. I componenti del Comitato scientifico sono nominati con decreto del Presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta.

Il consigliere Totaro ha chiesto ed ottenuto, poi, l’anticipazione della discussione  della proposta di legge, al  quinto punto all’ordine del giorno, di iniziativa dei consiglieri Di Laura Frattura, Facciolla e Totaro, concernente “Manifestazioni storico-culturali e tutela del benessere animale”. Nella relazione illustrativa si legge che “spetta alle Regioni certamente la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale e per esso degli eventi rituali e festivi: non senza individuare qualche forma di tutela sia pure in una nozione parzialmente diversa dal Codice. Tra le manifestazioni culturali e festive che caratterizzano la tradizione regionale una attenzione particolare meritano quelle nelle quali vi sia un coinvolgimento di animali ed in particolare delle note <Carresi>”.
Con la legge, all’articolo uno “si istituisce l’elenco regionale delle manifestazioni popolari a carattere storico e culturale che si svolgono sul territorio della Regione e nelle quali è previsto l’impiego di animali. A tale elenco la Giunta regionale iscrive di diritto tutte le manifestazioni in corso da almeno dieci anni e che rientrano nella nozione di patrimonio immateriale, ai sensi della Convenzione Unesco”.
E’ stata la consigliera Lattanzio a relazionare sul punto, illustrando in tutti i suoi aspetti la proposta. “Negli ultimi anni – ha detto la Lattanzio – il concetto di patrimonio culturale ha subito una rilevante evoluzione, prevedendo, in tal guisa, anche fenomeni non riconducibili alla nozione di bene culturale in senso stretto, quali prassi, rappresentazioni, eventi rituali e festivi che non presentano il carattere della materialità. Evoluzione delineatasi anche a seguito della approvazione della <Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale>, firmata a Parigi nel 2003 che stabilisce che per patrimonio culturle immateriale si intendono le prassi, le rappresentazioni e le conoscenze che le comunità riconoscono facenti parte del loro patrimonio culturale e che contribuisce a dare loro un senso di identità e continuità…..Tra le manifestazioni culturali festive che caratterizzano la nostra Regione vi sono alcune che contemplano l’utilizzo di animali. In particolare si richiamano le notoree Carresi…..Alla luce delle argomentazioni esposte la nostra Regione ha predisposto la misura legislativa su cui si controverte, tanto al fine di valorizzare il patrimonio regionale immateriale di riti religiosi e feste popolari, molto diffusi nel territorio, e con particolare richiamo alle Carresi dei Comuni di San Martino in Pensilis, Ururi e Portocannone. Va evidenziato che nello svolgimento delle tradizionali Carresi, gli equidi sono coinvolti in una attività di guida e accompagnamento del percorso dei carri trainati dai buoi, procedura che non può essere considerata, per tutti gli effetti, a una corsa, pertanto i quadrupedi non sono sottoposti a condizioni di stress come invece accade nei percorsi agonistici strutturati”.
La proposta di legge – ha concluso la Lattanzio – si sviluppa in tre articoli: “1)-Elenco regionale delle manifestazioni culturali. E’ istituito l’Elenco regionale delle manifestazioni popolari a carattere storico-culturale che hanno luogo nel territorio, manifestazioni che contemplano l’impiego anche di animali; 2)-Manifestazioni storico-culturali <è stabilita la procedura afferente la autorizzazione delle manifestazioni culturali>; 3)-Osservatorio regionale per il benessere animale. E’ istituito l’Osservatorio regionale per il benessere animale, al fine di montorare ed incentivare buone pratiche diu tutela degli animali coinvolti in attività cerimoniali e festive”.
Sull’argomento hanno preso la parola il consigliere Federico “apprezziamo la legislazione in materia, pur restando in piedi la soggettività della legge stessa” e l’assessore Facciolla che ha evidenziato come la Giunta “ha avuto attenzione della norma di tutela che, appunto, tutela il percorso, il paesaggio e gli animali attraverso la istituzione dell’Osservatorio”.
Subito dopo l’esame di alcuni emendamenti il testo di legge è passato con i voti della MAGGIORANZA e del consigliere Sabusco. Si sono astenuti Manzo e Federico. Quest’ultimo ha motivato la astensione “per il merito della tutela degli animali”.
Alla UNANIMITA’, infine, è passato il punto riguardante la “delibera della Giunta Regionale n.2/2015, inerente la conferma del trasferimento di proprietà di beni immobili, a titolo non oneroso, in favore della Regione Molise”.
E’ stato il consigliere Totaro a spiegarne i contenuti. “In base a quanto previsto dall’articolo 56 bis del d.l. n.69 del 2013 – ha detto Totaro – convertito con modificazioni con legge 98/2013 le Regioni hanno la possibilità di acquisire a titolo non oneroso beni immobili in proprietà dello Stato, da destinare a finalità pubblico-istituzionali ad uso diretto dell’Ente. In seguito alla richiesta inoltrata dalla Regione Molise, l’Agenzia del Demanio ha espresso parere favorevole relativamente ad un immobile sito in Termoli, in via Asia, per destinarlo a finalità pubblico istituzionali ad uso diretto dell’ente, come previsto dalla legge….Per procedere al trasferimento della proprietà– ha concluso Totaro – è necessario acquisire l’assenso del Consiglio regionale che, ai sensi dello Statuto regionale è titolare della competenza sulle autorizzazioni degli atti di disposizione dei beni del patrimonio immobiliare”.
Il Presidente Niro ha quindi chiuso la seduta rinviando gli argomenti residui a martedi prossimo, 31 marzo, riunione antimeridiana.

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