Vicenda ATM/ Il pagamento e l’intervento sostitutivo della Regione hanno rappresentato una svolta importante

La vicenda ATM sta assumendo contorni inquietanti che destano non poca preoccupazione. Si sta consumando in questi giorni sugli organi di informazione un macabro banchetto ai danni dei lavoratori.

Macabro perché si strumentalizzano le difficoltà e la rabbia di chi pur lavorando non percepisce il salario, ai danni dei lavoratori perché si palesano interessi trasversali che esulano da ogni forma di tutela e mirano a salvaguardare una situazione consolidata negli anni che faceva comodo a tanti.

ATM, UN’AZIENDA INDIFENDIBILE – Abbiamo letto sbigottiti dichiarazioni aziendali che rasentano la fantascienza, un carosello sconclusionato di affermazioni mendaci affiancate da accuse infondate. È il gioco al massacro di un’impresa che mente sapendo di mentire, che si erge a padrone del mondo assumendo a sé il diritto di negare i diritti, il potere di disporre di risorse che non le appartengono: stipendi non pagati, contributi previdenziali non versati, norme contrattuali disattese.

E poi si registra persino l’appropriazione illegittima delle quote sindacali sistematicamente trattenute in busta paga e non versate alle rappresentanze sindacali. Sul punto rassicuriamo l’impresa: stia tranquilla, anche questa ignobile pratica non indebolirà il sindacato!

QUELLE PRATICHE STRUMENTALI CHE NON CI APPARTENGONOAbbiamo poi soggetti che si affannano in ogni modo a salire sul carro del vincitore, rincorrendo medaglie al petto che non meritano, organizzando presidi strumentali che, guarda caso, non scalfiscono mai l’azienda, usando pratiche di rappresentanza in netto ritardo rispetto all’evoluzione dei fatti. E poi c’è chi rallenta i processi, inquina le acque per tornaconti personali.

In questo scenario di botte e risposte resta intatto quel dramma, resta forte quell’ingiustizia, resta inaccettabile quel sopruso. Sono stati anni di rassegnazione, di rabbia, di rincorsa ai tanti procedimenti ingiuntivi, ma anche di rinuncia alla rivendicazione del dovuto. Il pagamento e l’intervento sostitutivo della Regione hanno rappresentato una svolta importante, fortemente voluta e perseguita dall’azione sinergica della FILT CGIL e della FIT CISL che incontrando la sensibilità e la disponibilità dell’Assessore ai Trasporti, hanno lavorato al raggiungimento di una condizione di vita più accettabile per i lavoratori.

LA VERITA’ EMERSA IN PARLAMENTO – La stessa interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Pastorino, fa riferimento, non a caso, all’incontro tenutosi in Prefettura a Campobasso il 13 dicembre 2022 per volontà e richiesta della FILT CGIL della FIT Cisl. In quell’incontro, al quale il vertice aziendale ha pensato bene di non partecipare in prima persona, si sono delineati termini e condizioni di un sistema che deve ancora consolidarsi, accorciare i tempi di pagamento, ma che porterà una boccata di ossigeno a tante famiglie.

È una puntualizzazione dovuta che non mira ad appuntare medaglie al petto, ma che viene fatta per mettere in evidenza una grande verità: laddove la rappresentanza del lavoro ha la capacità di unire la volontà dei lavoratori ad azioni decise e chiare, si possono raggiungere risultati importanti di fronte ai quali i balli degli sciacalli diventano insignificanti piroette goffe e sgraziate.

     

FILT CGIL MOLISE (Lucia Merlo) – FIT CISL MOLISE (Simone Vitagliano)

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