Trasporti regionali: Di Pardo dimette le cariche, sindacati: si torna al punto di partenza

Apprendiamo dalla stampa locale che il consigliere delegato ai trasporti, Roberto Di Pardo, ha formalizzato la
restituzione della delega al presidente della Giunta regionale, Francesco Roberti. Un incarico affidatogli appena otto
mesi fa, che si chiude senza risultati, in un silenzio istituzionale assordante che ha lasciato il sistema del trasporto
pubblico molisano in una condizione di profondo abbandono.
In questi mesi, nonostante le numerose segnalazioni inviate dalle organizzazioni sindacali – contenenti un quadro
dettagliato di criticità, inefficienze e urgenze – non si è registrato alcun intervento concreto. Nessuna risposta, nessun
segnale di impegno o di visione. Oggi, dopo otto mesi di immobilismo, siamo esattamente dove eravamo. Al punto di
partenza. O forse, ancora più indietro.
Le dimissioni di Di Pardo arrivano con un tempismo emblematico: a poche ore del primo sciopero politico regionale
nella storia del Molise e, fatto ancor più singolare, proprio nel giorno della visita ufficiale in Molise del Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Un gesto che lascia perplessi e che sembra sottrarsi, ancora una volta, al
confronto diretto con i problemi reali del settore. Lo sciopero politico regionale è stato un atto di responsabilità e
dignità, l’unico strumento rimasto a chi ogni giorno regge sulle proprie spalle un servizio pubblico ormai al collasso.
Una mobilitazione senza precedenti, che ha visto protagonisti tanti lavoratori stremati, esasperati da anni di
disattenzione, promesse mancate e precarietà.
Di Pardo si inserisce in una lunga lista di politici che, nel corso degli anni, non sono riusciti – o non hanno voluto –
ottenere risultati concreti. Fa eccezione un episodio isolato della scorsa legislatura, quando l’ex assessore Pallante
applicando la legge esercitò il potere sostitutivo contro le aziende inadempienti, per contrastare chi ancora oggi non
paga i lavoratori e non applica i contratti. Una scelta coraggiosa ma isolata, che oggi la Regione Molise, sotto la guida
Di Pardo – espressione dello stesso orientamento politico della precedente giunta – ha addirittura abbandonato.
Siamo davanti a una crisi che non è solo amministrativa, ma profondamente strutturale. Il sistema è bloccato da
dinamiche opache, relazioni di favore e da una gestione del potere che premia la fedeltà politica anziché la
competenza. Una politica che ha occupato ogni spazio della società civile, svuotando le istituzioni della loro funzione
pubblica, mortificando il merito e svilendo le professionalità.
Alla luce di tutto questo, ci chiediamo: chi sarà il prossimo a fallire? Ma soprattutto: quanto ancora dovranno
aspettare lavoratori e cittadini per vedere garantito un diritto fondamentale come il trasporto pubblico?
IL MOLISE HA BISOGNO DI COMPETENZA, CORAGGIO E VERITÀ, NON DI DELEGHE AL BUIO.

FILT-CGIL
Aurelio Di Eugenio

FIT-CISL
Simone Vitagliano

FAISA-CISAL
Emilio Santangelo

UGL Autoferro
Nicolino Libertone

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