Task force nazionale per verifiche sulla sanità molisana: “Che alla fine non paghino i dipendenti”

“L’arrivo in Molise di una Task Force romana per verificare l’operato della Regione e della struttura commissariale sulla sanità regionale non è passato di certo inosservato. Sulle motivazioni e gli esiti della visita, poco sappiamo e onestamente meno ci interessa. Però è una circostanza molto importante, nei fatti”. Così sottolineano dalla UIL e dalla UILFPL regionali.

Per quanto si provi a lavorare chiusi nelle stanze, senza confronto e discussione, difatti, prima o poi qualcuno chiede conto delle scelte operate, specialmente quando portano a dei disastri come quello a cui stiamo assistendo in Molise rispetto alla gestione sanitaria.

Il nostro auspicio è che alla fine di tutto non siano funzionari e personale dipendente a dover pagare le conseguenze di imposizioni e richieste forzate calate dall’alto. Sappiamo bene quali siano le condizioni di lavoro a cui sono spesso chiamati e delle ingerenze della politica nella gestione in quel settore.

I dipendenti non possono diventare capro espiatorio!

Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori rispetto a queste ispezioni sapendo che hanno sempre lavorato con spirito di abnegazione, cercato di rispondere alle necessità del sistema, mostrando capacità lavorative volte a garantire i servizi essenziali, nonostante sottorganico e attuando scelte delle quali loro non sono gli autori.

E su questo, ricordiamo le centinaia di giovani precari che hanno lavorato insieme a loro, altrettanto competenti, professionalmente preparati e formati, mandati a casa e che alcuni, buon per loro, ora rivestono ruoli anche prestigiosi in altre realtà fuori regione.

Invece che dedicarsi a un sistema di controspionaggio e giochi di ruolo, si battano i pugni per assumere personale sanitario amministrativo e si stabilizzino i tanti precari che pur avendo i requisiti sono stati cacciati. Si proceda piuttosto alla valorizzazione del personale e non alla denigrazione dei dipendenti a tempo determinato e indeterminato.

Auspichiamo, ancora una volta, in un cambio di passo rispetto alla gestione sanitaria e alle corrette relazioni con tutti gli interlocutori.

Ora siamo davvero sull’orlo del tracollo del sistema!

Commenti Facebook