Superbonus, Federico: finalmente meno vincoli per cessione crediti. Al lavoro per reintrodurre frazionamento

“Il decreto Aiuti, nella versione licenziata ieri in Consiglio dei ministri, prevede nuove regole per la cessione dei crediti edilizi che vanno nella direzione da noi auspicata: banche e società appartenenti a gruppi bancari potranno sempre effettuare cessioni di crediti fiscali legati a bonus edilizi in favore dei clienti professionali privati. Questi ultimi possono ricevere i crediti dalle banche di cui sono correntisti e dalla banca capogruppo in qualunque momento, anche alla prima cessione”.


Così il deputato Antonio Federico, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Ambiente. L’estensione delle cessioni – spiega Federico – è un passo avanti nella direzione proposta da tempo dal Movimento 5 Stelle. Prima degli interventi ostativi messi in atto dal ministro Franco e dal presidente Draghi, il meccanismo di circolazione dei crediti, nel modo in cui era stato regolamentato dal Movimento, ha dato importanti risultati in termini di lavori realizzati e crescita del settore, prevedendo per il Superbonus 110% un sistema di controlli e asseverazioni che ha tenuto a freno le frodi, contrariamente a quanto si è voluto far credere.


Ora – riprende il deputato – l’auspicio è che questi interventi siano sufficienti a sbloccare i tanti, troppi casi di crediti maturati ma non riscuotibili a fronte di lavori già realizzati dalle imprese. Sarà difficile recuperare il tempo perso, ma bisogna impedire che le imprese messe alle strette dal blocco falliscano. E a tal proposito è necessario che Poste Italiane e Cassa depositi e prestiti accelerino nel riprendere e intensificare l’acquisizione di crediti contribuendo a ridare respiro al settore.


Inoltre – termina Antonio Federico – manca ancora un passaggio: la possibilità di cessioni frazionate che incrementerebbe la cessione dei crediti verso i clienti, continuando a garantire la tracciabilità, quindi la trasparenza. Anche su questo fronte stiamo continuando a lavorare in Parlamento in modo da individuare una soluzione efficace in sede di conversione del decreto Aiuti”.

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