Regione/Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza del consiglio, approvati due provvedimenti

L’Ufficio di Presidenza, presieduto dal Presidente Salvatore Micone, ha approvato all’unanimità due provvedimenti strategici per la trasparenza amministrativa e per la prevenzione della corruzione per le strutture del Consiglio regionale: il “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza del consiglio regionale del Molise – triennio 2019-2021”.

E gli “Obiettivi Trasparenza” delineati dalla Segreteria generale per la struttura amministrativa dell’Assemblea consiliare per la prevenzione dei fenomeni corruttivi e il miglioramento dei livelli di trasparenza.
In particolare il Piano di prevenzione della corruzione e della trasparenza, di durata triennale e aggiornato annualmente, è stato proposto dalla Segreteria generale e predisposto dal Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza ed è stato proposto all’Ufficio di Presidenza dalla Segreteria Generale dell’Assise. I contenuti del Piano sono quelli definiti nella legge n. 190/2012 e sono specificati nel dettaglio nel “Piano nazionale anticorruzione” che costituisce atto di indirizzo per ciascuna amministrazione con lo scopo di chiarire dubbi interpretativi e fornire indicazioni necessarie a garantire una corretta applicazione della normativa per la prevenzione della corruzione.


Il Piano si pone l’obiettivo di prevenire i fenomeni corruttivi attraverso l’assunzione di misure in grado di creare le condizioni più sfavorevoli al loro verificarsi e in grado di migliorare la capacità di far emergere i casi di mala gestio amministrativa. Strumento fondamentale per la prevenzione della corruzione è la trasparenza dell’azione amministrativa in quanto funzionale alla circolazione delle informazioni sia all’interno che all’esterno dell’amministrazione. Sul punto l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha avuto modo di sottolineare che la trasparenza presenta un profilo “statico” legato alla finalità di controllo sociale connessa alla conoscibilità dei dati, ed un profilo “dinamico” connesso alla cosiddetta “rendicontazione della performance”, vale a dire rispondere delle proprie attività ai soggetti che possono influenzarla, esserne influenzati o interessati (stakeholders), nell’ottica del miglioramento dei servizi pubblici e di una amministrazione aperta al servizio dei cittadini.


In questo contesto il “Piano triennale per la prevenzione della corruzione e la trasparenza” si pone come uno strumento operativo che, sulla base di indicatori predefiniti, individua le misure generali e specifiche ad effetti preventivi stabilendo tempi chiari e definiti per la realizzazione di ciascun intervento. Il Piano non riguarda evidentemente l’attività politica dei Consiglieri regionali e degli organi politici, ma è diretto alle strutture amministrative del Consiglio regionale.


A valle di tale pianificazione si pone la definizione degli “Obiettivi Trasparenza”, predisposti dalla Segreteria Generale nell’ambito delle proprie competenze, e varati dall’Ufficio di Presidenza. La definizione di detti Obiettivi strategici, infatti, si correla all’attuazione del “Piano triennale per la prevenzione della corruzione e la trasparenza” da parte dei Direttori di Servizio in forza presso la struttura del Consiglio regionale. Tali obiettivi valgono quali parametri di riferimento nella pianificazione degli interventi funzionali atti a prevenire fenomeni corruttivi e a migliorare i livelli di trasparenza nell’attività amministrativa, favorendo il consolidamento di un rapporto di fiducia tra cittadini e organi amministrativi.

In particolare si richiede ai Direttori, nell’ambito delle attività dei propri Servizi, la programmazione ed attuazione di formazione specifica sulle novità legislative e sui temi che risultino di particolare rilevanza e tesi a fornire adeguati strumenti di miglioramento dell’azione amministrativa e di approfondimento delle misure di prevenzione ai fenomeni di cattiva amministrazione. Come pure si richiede la programmazione ed attuazione di idonea formazione on the job, da svolgersi all’interno dell’unità operativa diretta, concernente tematiche e modalità operative in tema di trasparenza.

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