Politica/ Elezioni regionali: l’analisi delle liste di centro destra

di Stefano Manocchio

Quando si procede con un’analisi previsionale elettorale, l’unico dato razionale è quello certo, cioè la situazione dopo l’ultima tornata di voto; partendo da questo dato statistico, che però spesso in politica viene ribaltato, si può dire che il centrodestra in Molise gode di buona salute. L’analisi delle liste della coalizione ‘azzurra’ non può fare a meno di considerare l’abbondante presenza di consiglieri regionali uscenti ed una altrettanto corposa presenza di amministratori in carica nei paesi, oltre ad ex-consiglieri regionali e quelli che, sulla base di una sentenza di tribunale, avrebbero avuto diritto a sedere tra i banchi di palazzo D’Aimmo.

Sempre seguendo questo criterio tra le corazzate del centro destra, quella inaffondabile potrebbe essere la lista di Fratelli d’Italia. In sintesi: cinque consiglieri regionali in carica (Armandino D’Egidio, Michele Iorio, Salvatore Micone, Quintino Pallante e Aida Romagnuolo), due ex-consiglieri regionali (Massimiliano Scarabeo e Cosmo Tedeschi) un sindaco (Alfonso Leggieri) ed alcuni affermati liberi professionisti. Insomma inutile precisare che il partito della Meloni punta alla leadership per le regionali, dopo aver ottenuto quella delle politiche.

Cinque inquilini del palazzo regionale anche in Forza Italia( Filomena Calenda, Nicola Cavaliere, Vincenzo Cotugno, Roberto Di Baggio e Andrea Di Lucente), a costruire una battaglia mediaticamente interessante con l’altra lista forte.

Meno infarcita di politici di grido quella della Lega, che tuttavia può contare su nomi conosciuti e degni di nota del presente e delle passate legislature, come Rita Colaci, sindaci, come Pasquale Corallo, ex-inquilini di palazzo San Giorgio (Massimo Sabusco).

Vincenzo Niro ha approntato la lista dei Popolari per l’Italia con il chiaro intendo di ottenere il quoziente pieno per avere rappresentanza certa; oltre al suo nome spiccano quelli di Carla Fasolino, Vincenzo Ferrazzano e Michele Scasserra.

L’UDC ‘accoglie’ Michele Di Bartolomeo (che ha rinunciato a presentare la sua lista), Alessandro Amoroso e Donato D’Ambrosio.

‘Il Molise che vogliamo’ candida la sindaca di Pozzilli, Stefania Passarelli, il consigliere regionale Gianluca Cefaratti, l’ex-inquilino di palazzo San Giorgio, Pasquale Colarusso, poi Raimondoo Fabrizio, l’ex-consigliera regionale Nunzia Lattanzio, Domenico Calleo ed Oscar Scurti.

E’ Rosa La Ginestra l’esponente in lista più nota nel partito elettorale del candidato presidente Francesco Roberti, attraverso la sigla ‘Noi moderati’, poi Enrico Fratangelo.

In sostanza uno sforzo a far candidare quanta più gente nota possibile e nel fare ciò un estremo tentativo di coinvolgere nella tornata il maggior numero di persone a visibilità elevata, nella consapevolezza che gli amministratori, se esperti, possono garantire un supporto utile di voti; ma bisognerà fare i conti ( ed i bilanci) con il sentimento popolare, che sia favorevole o meno, dopo la legislatura trascorsa a guida della Giunta – Toma.

Il giudizio definitivo lo darà il popolo, come sempre.

Fra qualche giorno l’analisi della lista potenzialmente outsider, quella del ‘non voto’ capitanata da Emilio Izzo.

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